lunedì, Novembre 25, 2024

Luciano Moggi: “Tanto di cappello alla Germania, non come in Italia, dove il nostro sistema è gestito da gente che ha paura”

L’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, ai microfoni della trasmissione radiofonica Cose di Calcio in onda su Radio Bianconera, ha commentato la possibile ripresa del campionato, in quella che è ancora una situazione quanto mai incerta.

Le parole di Luciano Moggi:

Il calcio è un’azienda importante, dà lavoro a tantissime persone e paga tanti soldi al fisco, la si vuole distruggere.

Se fermi il campionato oggi tante squadre potrebbero fare ricorso, penso ad esempio alla Roma che è a tre punti alla Champions o alle squadre che retrocederanno.

Tanto di cappello alla Germania che ora sono davanti a noi: da loro il protocollo dice che se qualcuno si ammala non bisogna dirne il nome, bisogna isolarlo e continuare a giocare. Questo è il modo di operare, non come in Italia dove non si prendono decisioni mai in nessuna maniera e se si prendono sono interessate. Ognuno pensa al proprio interesse e va per la propria strada.

La realtà è che non abbiamo gli uomini giusti al comando dell’operazione, ci vorrebbe gente che non ha paura e non allo sbaraglio, come in Germania. Fare i nomi dei calciatori positivi vuol dire spaventare.

Il nostro sistema è illogico, gestito da gente che ha paura. Andremo nei casini perché abbiamo al comando gente che non ha la personalità per decidere“.

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