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sabato, Aprile 20, 2024

L’infettivologo Bassetti: “Bisogna vivere senza l’ansia e il terrore. In spiaggia non c’è rischio di contagio se si sta a un metro o un metro e mezzo di distanza”

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Il direttore dell’Unità operativa della clinica malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha parlato nel corso del programma televisivo ‘Agorà’ su Rai3.

Attenzione ai nostri politici e governanti, a volte si fanno prendere la mano e pensano di fare il nostro mestiere. Lo lascino fare ai medici e ai tecnici, e loro prendano le decisioni politiche”, ha avvertito Bassetti.

La fase 2 secondo me dovrebbe accomunarci tutti, è importante non andare disuniti e slegati. E’ chiaro che Liguria, Veneto, Toscana e Emilia Romagna hanno molte coste e occorrerà far sì che le persone tornino sulle spiagge nella massima sicurezza, ha affermato l’esperto.

Il distanziamento sociale rimane la misura più importante da osservare. Sento parlare di 3 o 4 metri, ricordiamoci che il virus può contagiare in uno spazio molto piccolo, quando abbiamo un metro o un metro e mezzo, se proprio vogliamo per sicurezza due metri, non ci sono rischi di contagio. Quando questa distanza non si può ottenere, si devono usare le mascherine”, ha detto ancora il noto infettivologo.

Serve fare chiarezza, leggo sui giornali che il problema che abbiamo avuto con le mascherine riguarda adesso i guanti. Non servono a nulla se si va in spiaggia, o se si porta a spasso il cane, come qualcuno ha detto in modo sbagliato”.

E ancora, ha detto Bassetti: Possono servire al supermercato quando scegli la frutta o gli alimenti, servono a medici e infermieri, o a chi lavora dietro il banco alimentare nel momento in cui si maneggiano i cibi ma attenzione a dire alla gente dei guanti. Noi non abbiamo capacità produttiva per produrre milioni di guanti”.

Bassetti cerca di fare chiarezza anche su un altra angoscia delle persone, ovvero il legame fra acqua e virus: “In acqua il virus, è evidente, non potrà avere una quantità di forza infettante, non c’è problema. Vale il discorso di una goccia nel mare, anche se uno lo elimina in acqua, il mare è così grande che non ci saranno problemi di infettarsi, e ciò è valido non solo per il coronavirus ma anche per ogni altro tipo di virus”.

Per quanto riguarda invece i condizionatori: “Occorre fare la manutenzione degli impianti e dei filtri, ad oggi non vi sono evidenze: il problema era venuto fuori sulla famosa nave in Giappone, ma in quel caso c’erano sistemi chiusi, non attrezzati per gestire un’epidemia interna alla nave. Dobbiamo essere tranquillizzanti sui sistemi di aria condizionata sennò si vive nel terrore. Chi lo ha sparso ha sbagliato…”, ha aggiunto l’infettivologo.

Si parla di sanificazione dei vestiti nel negozio di abbigliamento. “Sulle superfici il virus vive qualche giorno, di solito meglio su quelle plastiche e rigide. Guardi, io lavoro in un reparto di malattie infettive, quando torno a casa non metto sempre tutti i miei abiti a lavare, li ripongo nell’armadio e mi metto il pigiama… Bisogna vivere con un po’ di tranquillità senza l’ansia e il terrore che ormai attanaglia buona parte degli italiani”, ha affermato Matteo Bassetti.

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