Il giornalista Marcello Chirico su ilbianconero.com ha colto l’occasione per rispondere al commento poco lusinghiero rivolto da Beppe Bergomi al numero 10 della Juventus, Paulo Dybala.
Le parole di Chirico:
“Le parole Beppe Bergomi hanno fatto rumore. Dybala non è un campione? 13 gol e 12 assist in 34 partite fino allo stop forzato. Carta canta.
Davanti agli occhi di tutti c’è ancora quella magia contro l’Inter, l’ultimo lampo prima del blocco del campionato. Anche noi ci siamo schierati e abbiamo preso la nostra posizione: sì, Paulo è un campione.
Titolare o subentrato fa poca differenza, entra e spacca le partite: gol, assist e giocate da fuoriclasse.
Lo ammetto perché non sono un bugiardo e non mi piace neppure nascondermi: pure io ho criticato Dybala e anche severamente.
È capitato nelle due stagioni precedenti a quella attuale appena sospesa, e il motivo era spesso la sua scarsa continuità, le qualità tecniche non gliele ho mai messe in discussione.
Mi infastidiva, semmai, il fatto di vederlo protagonista assoluto solo in alcune partite e abulico in altre. Magari proprio in quelle in cui avrebbe dovuto essere decisivo e non lo era mai. Sì, l’ho criticato, pure aspramente.
Però tu, Beppe Bergomi, detto ‘lo zio’, campione del mondo dell’82, ottimo terzino, opinionista televisivo di punta di Sky, tu, Bergomi, non puoi dire che Dybala non è un fuoriclasse e tanto meno un campione ma solo un ottimo giocatore.
Tutti hanno la facoltà di esprimere un parere, ci mancherebbe altro, però lo stai facendo nel momento sbagliato. Lo stai dicendo in quella che potrebbe essere considerata una delle stagioni in cui Dybala sta esprimendo il meglio di sé, pur non partendo spesso da titolare con la Juventus, come tu hai fatto notare.
Sta dietro nelle gerarchie, perché in campo ne possono andare solo 11, perché Ronaldo è un’intoccabile.
Si deve giocare spesso l’altro posto in attacco con Higuain, ma ogni volta che gioca, Paulo ha fatto sempre bene, ha inciso sulla partita, la squadra ne ha ottenuto un vantaggio, spesso ha pure vinto grazie ai suoi gol.
L’ultimo, fantastico, lo ha segnato proprio contro la tua amata Inter.
Tutto questo, facendo le telecronache, lo hai notato pure tu o ti è sfuggito? Di sicuro non ti è sfuggito.
E allora mi viene un sospetto. Già una volta, a Cagliari, facendo un selfie con un tifoso del Milan ti scappò la frase: “Non importa che tu sia milanista, l’importante è che tu non sia juventino“.
Non è che per caso quest’ultima rete favolosa, una rete d’artista, segnata da Dybala l’hai così mal digerita da indurti a un commento così severo e negativo su questo giocatore della Juventus?
Opinione lecita, per carità, ma permettimi di dirtelo, assolutamente fuori luogo, del tutto anacronistico per quello che sta facendo oggi Paulo Dybala alla Juve.
Giocasse all’Inter, come avrebbe voluto Marotta scambiandolo con Icardi, ricordi?, penso che saresti stato più indulgente, avendo tu stesso ammesso la tua avversità ai colori bianconeri. Concedimi il beneficio del dubbio”.