Il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale replica alla battuta del “romanista” dirigente dell’Istituto superiore di Sanità:
“Le parole di Rezza? Alle volte il tifo colpisce anche gli scienziati e dà alla testa... Scienziati che sarebbero molto più utili se invece di occuparsi di queste cose trovassero un modo per fronteggiare efficacemente il virus”
“Io sono romanista, quindi manderei tutto a monte…”. Questa battuta, pronunciata col sorriso da Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico (Cts), durante il consueto briefing della Protezione civile, ha scatenato le reazioni indignate dei tifosi laziali con numerosi post sui social.
“Gli scienziati – dice all’Adnkronos Diaconale – facciano gli scienziati e non i tifosi”.
“E sarebbe davvero auspicabile – aggiunge Diaconale – che, invece di alimentare polemiche calcistiche di cui non si sente il bisogno, si dedicasse ogni energia alla ricerca di una cura o di un vaccino che possa arrestare il contagio”.