La dottoressa Patrizia Laurenti, professore associato di Igiene dell’università Cattolica – Policlinico Gemelli commenta i dati del coronavirus che sembrano indicare la discesa dei contaggi.
“Si confermano il trend favorevole e allo stesso tempo la criticità delle case di riposo. Le variazioni minime dei numeri ci permettono di porre l’attenzione su quelli che sono gli aspetti delicati del sistema, appunto le strutture che ospitano anziani fragili e che possono diventare focolai”.
Sulle case di riposo la dott.ssa è netta: “Vanno protette, come si è riusciti a fare negli ospedali”.
E a proposito della ripartenza la Dott.ssa non ha dubbi: “Isolamento, distanza, uso delle mascherine, protezioni igieniche. Finora i risultati ci sono stati dopo tutte le azioni messe in campo, non eclatanti ma importanti. Andremo avanti così almeno fino a Pasqua. Siamo a metà dell’opera, siamo sopra la montagna, diciamo così, adesso dobbiamo fare la discesa”.
“Il nostro futuro sarà la distanza: evitare gli assembramenti, dimenticare iniziative sportive, sociali, culturali in cui ci si possa trovare in tanti, dalla scuola ai centri estivi”.
“La vedo molto difficile che si possano realizzare iniziative di servizio di qui a pochi mesi. Dovremo continuare a vivere rispettando la distanza e portando le mascherine correttamente al di sopra del naso per un bel po di tempo”.
“E non ci dimentichiamo l’igiene delle mani teniamo sempre un gel in borsa, anche dopo aver tolto la mascherina, conviene usarlo. Poi vediamo cosa ci proporrà il Governo, la strada è abbastanza chiara, riaprire alcune attività produttive per i motivi sociali ed economici che abbiamo presenti”.
Conviveremo con il virus?
“Ci accompagnerà, diminuirà la circolazione ma non sparirà, tutti speriamo in questo vaccino. Non potremo di fatto mai abbassare la guardia”.,
E ancora ribadisce la Dott.ssa Laurenti
“E’ possibile che avremo meno restrizioni, non zero. Niente concerti per esempio. Il bagno al mare? Nel rispetto della distanza, evitando assembramenti, anche gli stabilimenti balneari dovranno ricollocare gli ombrelloni, in base alle distanze, dovremo modificare il nostro modo di vivere”.
Fonte: Il Messaggero