Il presidente del Brescia Massimo Cellino, intervistato da la Gazzetta dello Sport ha commentato l’ipotesi sulla ripresa del campionato, come emerso nel corso del vertice di ieri, nel quale la Uefa ha prospettato l’idea la ripresa degli allenamenti ad aprile, tornare a giocare a maggio, e terminare campionati e coppe anche in estate se necessario.
Un’ipotesi che non trova d’accordo Cellino, che al quotidiano sportivo ha lanciato un durissimo messaggio:
“Il mio discorso si basa innanzitutto su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire.
La Uefa non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori.
Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide la Uefa, decide l’Italia. Per riprendere la A dovrà terminare entro il 30 giugno.
Ci fanno giocare ogni due giorni? O la Uefa ha anche il potere di allungare le giornate e farle diventare di 72 ore? Se vuole fare qualcosa di utile la Uefa mandasse a Brescia bombole di ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati. Qui a Brescia abbiamo i camion che trasportano i morti. Siamo al centro dell’epidemia, sono date tutte sballate.
E a questo si aggiunge anche la mancanza di preparazione dei giocatori. Vengono da 45 giorni di totale attività, serve un mese di allenamento solo per rimetterli in forma, altrimenti si rischiano di rompere tutti.
Nei giorni scorsi ho messo a disposizione il centro sportivo per allenamenti individuali di singoli giocatori seguiti a distanza da un preparatore e un medico. Dopo neanche mezz’ora di corsa due si sono stirati, rendo l’idea?”.
Cellino ha poi risposto alle accuse rivoltegli dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, che lo ha accusato di voler ostacolare la ripresa del campionato per salvare il Brescia:
“Me l’ha urlato l’altro giorno: ‘Tu non vuoi giocare per salvarti‘. Da che pulpito, lui che fa fuoco e fiamme perché pensa di vincere lo scudetto.
A me di retrocedere non frega nulla, finora ce lo siamo meritato e anche io ho le mie colpe. Faccio un discorso generale.
Per finire a giugno ci aspetta un tour de force impossibile e rischioso, per prolungare la stagione serve cambiare tutte le regole nazionali e internazionali: contratti dei giocatori, bilanci, scadenze con le banche, calciomercato, preparazione, inizio della nuova stagione. Un caos assoluto. Per che cosa?”.
Cellino ha poi concluso:
“Per me tornare all’attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più”.