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venerdì, Aprile 19, 2024

Ivan Cardia (TuttoJuve): “La Juve si muove prima di tutti. Le altre 19 di Serie A litigano”

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Ivan Cardia, giornalista di TuttoJuve, ha commentato la mossa della Juventus per la riduzione degli stipendi.

La Juventus si muove prima del tempo, prima delle istituzioni, sicuramente prima delle concorrenze”.

Le altre 19 di Serie A litigano attorno all’ineluttabile, i bianconeri si muovono e trovano un accordo per ridurre gli stipendi: club e calciatori, voto 10″.

Stop a polemiche, dietrologie, trattative fuori da questo mondo. Ora è il momento di andare avanti: di questi 90 milioni (ipotetici, ma non entriamo in dettagli tecnici) la Vecchia Signora può destinare una parte a un fondo di solidarietà per club e giocatori meno ricchi: dopo lo scacco matto, sarebbe confermare la propria superiorità, a livello di struttura e strategie. Indicare la strada che poi gli altri possono seguire. Storia vecchia, appunto”.

Cardia, si sofferma anche sul discorso scudetto:

Ci pare che anche Andrea Agnelli la pensi così: vincerlo ora, a due terzi della stagione, non avrebbe senso. Se non si tornerà in campo, meglio annullare tutto, arrivederci e grazie. I tricolori vinti a tavolino la Juventus può lasciarli perdere, e se così andasse (ci auguriamo di no, ma è difficile che vada diversamente) dovrebbe fare di tutto per non vedersi assegnato questo scudetto monco”.

Sconfesserebbe una linea societaria molto chiara, criticabile o condivisibile a seconda del punto di vista: se conti scudetti vinti sul campo ma che altri non ti hanno assegnato, porti fino alle estreme conseguenze questa filosofia”.

“Sulla Champions – ribadisce il giornalista – tocca alla UEFA esprimersi. Ceferin e i suoi devono fissare dei paletti. Tornare a giocare a giugno per esempio. Chiudere a fine luglio, ancora. Tutto si può fare, per carità. Ma siamo sicuri che avrebbe senso un’annata conclusa a luglio, poi un paio di settimane di riposo e subito via con l’altra stagione, fino a un Europeo zeppo di giocatori a quel punto esausti? È una domanda che la UEFA deve porsi”.

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