La tempesta è stata scatenata dalle parole di Matteo Renzi pubblicate sul suo profilo personale di Twitter che lancia l’idea di “riaprire le fabbriche prima di Pasqua e le scuole il 4 maggio”.
Bisogna dire la verità agli italiani: con il virus dovremo convivere per mesi e mesi. Per questo adesso bisogna riaprire fabbriche e scuole. La mia intervista di oggi a @Avvenire_Nei https://t.co/TBoS1aXR7B
— Matteo Renzi (@matteorenzi) March 28, 2020
Il messaggio ha scatenato la reazione dei più. Tutta la comunità scientifica si scaglia contro il leader di Italia Viva.
L’epidemiologo Pierluigi Lopalco, dell’Università di Pisa commenta così la proposta avanzata da Renzi:
“Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato”.
“Dobbiamo essere cauti – ribadisce ancora Lopalco – come facciamo a riaprire le scuole se non abbiamo dati né certezze? Non diamo false illusioni e speranze”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il virologo Fabrizio Pregliasco: “Pensare di riaprire le scuole è prematuro. E’ giusto pensare al futuro ma serve molta attenzione. Questo virus non ce lo toglieremo dai piedi velocemente, ma in questa fase è necessario agire per poter arginare la dimensione dei morti che c’è stata in Lombardia”.
Anche Calenda, leader di Azione, attacca: “Caro Matteo Renzi, la tua dichiarazione è poco seria. Potremo riaprire quando la curva inizierà a flettere seriamente. Altrimenti il lockdown sarà stato inutile e dovremo riapplicarlo al primo riaccendersi di un focolaio”.
Fonte: La Repubblica