Infuria in queste ore la polemica per i tamponi eseguiti a calciatori (ma non solo, anche politici e persone dello spettacolo), e non al personale sanitario che da settimane lavora senza sosta in strutture sanitarie al collasso a causa dell’emergenza coronavirus.
L’accusa è stata lanciata dal Primario di Medicina dell’Ospedale di Magenta, Nicola Mumoli, in una lettera a il Corriere della Sera, in cui ha denunciato:
“Una dottoressa al lavoro fra pazienti affetti da COVID-19 si è ammalata, ma dopo molte chiamate ai numeri nazionali le è stato negato il tampone. Eppure le pagine delle cronache riportano le buone condizioni di calciatori, attori e politici, a cui il tampone è stato fatto.
Inevitabile il pensiero di chiunque: grande solidarietà con il personale sanitario, striscioni ovunque, slogan buonisti sbandierati da tutti ma di fatto solo discriminazione e ipocrisia.
Se si deve scegliere tra un calciatore e un medico non ci sono dubbi e ci sentiamo condannati a sparire sotto quella mascherina che indossiamo ogni giorno con grande fierezza, esercitando un lavoro che mai come ora consideriamo un privilegio“.
L’Associazione Italiana Consumatori Codacons, ha raccolto la protesta dei medici contro calciatori e personaggi dello spettacolo che hanno goduto di priorità per il test, e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano in cui si legge:
“Calciatori, attori, influencer e vip vari godono di una corsia preferenziale per sottoporsi ai tamponi per il coronavirus, mentre i normali cittadini e addirittura medici e infermieri vengono ignorati quando chiedono di sottoporsi al test.
Questo non succede però a calciatori, vip e personalità varie, che in queste ore stanno comunicando l’esito degli esami cui si sono sottoposti, dimostrando l’esistenza di una corsia preferenziale in loro favore.
Anche giornalisti come Bruno Vespa hanno chiesto e ottenuto il tampone, che è stato realizzato in tempi record.
Eppure di fronte all’emergenza tutti i cittadini devono essere considerati allo stesso modo dalle autorità sanitarie”.
Anche Maurizio Pistocchi si schiera, comprensibilmente, a favore dei medici e sul suo profilo Twitter ha condiviso la denuncia del Primario Nicola Mumoli e ha commentato: “Come dargli torto”.
Come dargli torto 🤷♂️ pic.twitter.com/wAHsCl2sGO
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) March 23, 2020