Il tema del taglio degli stipendi dei calciatori tiene banco in queste ore e diventa più che mai d’attualità, in questo particolare momento.
Anche il presidente della Figc Gravina si è detto favorevole è raggiunto dai microfoni di radio 24 ha affermato:
“In questo momento di emergenza – ha osservato Gravina – il taglio degli ingaggi dei giocatori non è un tabù”.
“Credo che ci dobbiamo mettere tutti attorno a un tavolo. La crisi e l’emergenza valgono per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di essere unito”.
“Siamo chiamati a un gesto di grande responsabilità, a dimostrare che la solidarietà non è solo una parola”.
“Il mondo del calcio vive una grande crisi economica e la Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando per poi sottoporle all’Esecutivo che con un decreto legge ha riconosciuto lo stato di crisi dello sport”.
“Prima di rivolgersi all’esterno, però, abbiamo bisogno di rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e di creare un sistema di mutualità. E’ necessario dare un segnale, dimostrare capacità di autosostentamento e solidarietà”.
Come riferisce Il Corriere dello Sport, domani in Lega “è prevista una riunione informale delle società che discuteranno di questo tema per arrivare a una bozza da sottoporre all’Aic”.
I proprietari dei club hanno ipotizzato decurtazioni dei contratti tra il 20% e il 30%.
Tanto per fare un esempio, “Cristiano Ronaldo, che attualmente guadagna 31 milioni di euro netti, lascerebbe sul tavolo nella peggiore delle ipotesi 9 milioni di euro”, riferisce il CdS.