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giovedì, Aprile 25, 2024

Giuseppe Conte annuncia la sospensione del campionato di Serie A

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Momento di grande difficoltà per l’Italia, che si ritrova a fronteggiare l’emergenza coronavirus, che ha completamente modificato le ordinarie attività in ogni settore.

Inevitabili le ripercussioni anche nel mondo del calcio, che ha visto stravolto il calendario di Serie A.

Una situazione in continua evoluzione, che dopo le misure di sicurezza adottate nei giorni scorsi, stasera ha portato il Governo a imporre ulteriori restrizioni che si spera possano portare ad arginare con più efficacia l’epidemia.

E la tanto temuta sospensione del campionato pare sia arrivata, come dichiarato dal Presidente del Consiglio, Antonio Conte, che ha confermato il blocco totale, anche alle partite a porte chiuse:

“Abbiamo adottato una nuova decisione come Governo.

Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, lo sto provando io stesso.

Capisco le famiglie, i giovani che vanno nei centri commerciali, a riempire i bar, a fare l’aperitivo.

Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo potranno essere modificate e adattate alle nostre esigenze. Ma tempo non ce n’è, i contagi stanno aumentando, anche le persone in terapia intensiva e anche le persone decedute. Ai loro cari va la vicinanza nostra, del Governo.

Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, e parlo dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. E dobbiamo farlo subito, tutti insieme.

Per questo ho deciso di adottare misure ancora più forti, stringenti, per riuscire a contenere l’avanzata del coronavirus e tutelare la salute dei nostri concittadini, tutelando anche altri interessi.

Ma se la salute dei cittadini è un bene messo a repentaglio, dobbiamo sacrificare qualcosa.

Sto per firmare un provvedimento: “Io resto a casa“. Non ci sarà più una zona rossa, la zona 1 o zona 2 della penisola, ci sarà un’Italia zona protetta.

Evitare gli spostamenti, a meno che siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o per motivi di salute. Aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti all’aperto in locali aperti al pubblico.

Sono costretto a intervenire in modo ancora più deciso per proteggere tutti noi e le persone più fragili. Ognuno deve fare la propria parte, per questo varranno su tutta la penisola le regole predisposte per la Lombardia e il Nord Italia.

Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, penso al campionato di calcio. Tutti, anche i tifosi, devono prenderne atto.

Non consentiremo neanche che possano essere utilizzate le palestre. Tutto entrerà in vigore domattina“.

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