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venerdì, Aprile 19, 2024

Derby d’Italia, ipocrisia dell’Inter: La salute pubblica, forse, non è proprio la prima prima priorità della società nerazzurra. Ecco lo storico dei fatti

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Stamane sulle colonne del Il Bianconero è stato pubblicato un articolo che mette in risalto la mancanza di coerenza dei dirigenti dell’Interin relazione alle decisioni prese circa la revisione del calendario della serie A a seguito dell’emergenza coronavirus.

Porte aperte, anzi no. Porte chiuse. Anzi no, tutto rimandato. O cancellato. O rinviato a porte chiuse. E chi ci capisce più niente?”

“L’indecisione della Lega Calcio e delle istituzioni rispecchia, o peggio, amplifica quella che si respira in tutto il paese. E non è un bel vedere”.

Né da dentro né da fuori. Se c’è qualcuno che cambia idea più spesso della Lega e del Governo stesso, questa è la società Inter che tramite Beppe Marotta e Steven Zhang è andata in onda a reti unificate per quasi 48 ore, tra tv, radio e social, senza riuscire a far capire qual è la sua reale posizione”.

Prima hanno fatto il diavolo a quattro: Perché Juve-Inter, inizialmente prevista a porte chiuse, è stata rimandata. Ondata di indignazione mitigata poche ore dopo. “Recuperare il 9 marzo sarebbe soluzione di buon senso”, ha detto Marotta lunedì mattina salvo poi opporsi quando è arrivata la proposta di Lega e FIGC in serata mentre nella notte Steven Zhang è esploso sui social dando niente di meno che del “Pagliaccio” a Dal Pino, presidente di Lega”.

Perché l’Inter ha cambiato idea? Perché (ufficialmente) prima volevano rigiocare la partita con la Samp che temporalmente è stata rimandata prima di quella con la Juve”.

Senza poi dimenticare le parole sul Sassuolo: “Impensabile giocare a porte chiuse”. Una posizione ferrea, portata avanti per quasi due giorni, salvo poi ammorbidirsi in giornata quando il club nerazzurro ha capito che la sfida scudetto con la Juve si sarebbe potuta giocare domenica 8 o lunedì 9 a porte chiuse”.

“A quel punto dietrofront: si può recuperare prima la partita con la Juve, ma così facendo sale il dubbio che la salute pubblica, forse, non sia proprio la prima prima priorità della società nerazzurra”.

“E anche Zhang, quando a ipocrisia, non ha scherzato affatto. Prima ha detto di tutto quando Juve-Inter è stata rinviata, poi ha plaudito sui social (commentando un post Instagram de La Gazzetta dello Sport) la scelta di rinviare Juve-Milan perché “La salute viene prima di tutto”. Alla faccia della priorità sicurezza”.

“La verità è che anche l’Inter sta cambiando a seconda di quello che accade, cercando di sfruttare a proprio vantaggio ogni singola proposta che viene messa sul tavolo. Non che siano gli unici, certo. Ma almeno altri hanno la decenza di tacere o, al limite, di parlare prima che le decisioni vengano prese”.

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