spot_img
spot_img
sabato, Aprile 20, 2024

Cobolli Gigli: “Agnelli prenda in mano la situazione e cominci a farsi sentire”

spot_imgspot_img

L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ai microfoni di Radio Sportiva, ha commentato il momento di difficoltà vissuto dai bianconeri e da Maurizio Sarri, a seguito della bruciante sconfitta contro il Verona.

Le parole di Cobolli Gigli sul tecnico Sarri:

“Io che sono sempre stato critico, non vorrei sparare sulla Croce Rossa, è un momento complicato, anche per parte tecnica.

Sarri ha peccato di ingenuità chiedendo aiuto, in primo luogo il problema è psicologico ma anche i tifosi che fino a due settimane fa erano con lui non possono scaricarlo subito“.

L’ex presidente bianconero ha poi continuato, muovendo una critica alla gestione della comunicazione all’interno della società bianconera:

Paratici, prima dell’ultima partita, ha detto che Dybala è il nostro miglior giocatore, e allora spieghi perché questa estate voleva venderlo; Nedved confermò Allegri, poi ci fu l’esonero una settimana dopo e lui non partecipò neppure alla conferenza di addio.

C’è un problema di comunicazione, ci vuole coerenza“.

Cobolli Gigli ha poi continuato:

Ronaldo dimostra che un solo giocatore non risolve i problemi, Chiellini non è più un ragazzino su cui fondare la soluzione dei problemi, se non nel breve periodo, ma poi devi ricostruire su altre basi.

Di Pjanic ho detto che mi sembra un po’ una ‘mozzarella‘, vedi il passaggio molliccio contro il Verona, sembrava rinvigorito e invece è tornato ad essere un giocatore anche stanco, forse avrebbe bisogno di qualche turno di riposo. Il centrocampo è un problema che deve essere risolto.

Pensare che giocatori siano stanchi di vincere è drammatico, pensando agli investimenti della società.

La famiglia Agnelli ha fatto un’operazione rischiosa ma giusta, i calciatori però devono essere determinati.

Il presidente è un ottimo comunicatore, forse l’unico, magari è necessario che prenda in mano la situazione e cominci a farsi sentire, forse i giocatori ne hanno bisogno”.

- Advertisement -