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sabato, Aprile 20, 2024

“Si rischia una nuova Calciopoli”. L’Associazione Arbitri fa causa all’ex arbitro Boggi

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L’Associazione Italiana Arbitri, ha comunicato di voler procedere per vie legali contro l’ex arbitro Robert Boggi, a causa delle sue recenti dichiarazioni contro la direzione della classe arbitrale.

Il comunicato dell’AIA:

“In relazione alle recenti dichiarazioni rese dall’ex associato Robert Anthony Boggi e riportate da numerosi organi di informazione nazionali, l’Associazione Italiana Arbitri comunica che il Responsabile della Commissione esperti legali, su mandato del Presidente Marcello Nicchi, ha dato avvio, in data odierna, alle iniziative previste dalla legge a tutela della reputazione dell’Associazione, degli Arbitri e del suo Presidente.

Le dichiarazioni sono contrarie a verità e, per di più, hanno un contenuto gravemente lesivo della reputazione e della dignità degli organi direttivi democraticamente eletti e degli Arbitri federali in attività.

Di qui, la decisione di ricorrere all’Autorità Giudiziaria, in tutte le sedi, nella certezza che essa giungerà ad accertare l’illegittimità delle dichiarazioni rese e, ancora una volta, darà giusta tutela al buon nome dell’Associazione e degli Arbitri di calcio italiani”.

L’ex arbitro Robert Boggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo, negli scorsi giorni aveva usato parole dure nei confronti della direzione della classe arbitrale italiana:

A Nicchi nessuno dice mai nulla con tutti i danni che fa. Non scordiamoci mai che è stato il sorteggiatore delle palline con Bergamo e Pairetto.

La colpa non è sua, è stato un grandissimo, ha fatto passare un sistema dittatoriale, senza che nessuno gli dicesse niente: è un fenomeno, tutti quelli che si mettono contro di lui devono andarsene.

Sono preoccupato per i giovani arbitri che sono vittime di un sistema. Se non fosse stato per me, molti degli arbitri di oggi non avrebbero fatto neanche una partita in Serie B.

Quella che è stata una volta Calciopoli, lo sarà ancora e non ci sarà più modo di tornare indietro“.

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