L’edizione odierna de Il Corriere Fiorentino riporta un articolo in cui viene evidenziato come gli 8 scudetti consecutivi della Juventus, rappresentino una vera anomalia della Serie A.
Un estratto dell’articolo:
“Che la Serie A rappresenti, oramai da quasi decennio, un’anomalia rispetto a tutti gli altri campionati di calcio europei è un dato di fatto, confermato dai numeri.
E i calci di rigore dati o non dati, il ruolo degli arbitri e quello del Var, sono solo alcuni dei sintomi – forse i più vistosi -di questa anomalia.
Il vero punto, infatti, è un altro: in nessun’altra delle principali leghe Uefa c’è una squadra che vince ininterrottamente (e quasi senza avversari) da otto anni lo scudetto […]
[…] In Italia, invece, considerando anche la Coppa Italia e la Supercoppa delle ultime otto stagioni, c’è un predominio quasi assoluto della Juventus: a Napoli (2 Coppa Italia e 1 Supercoppa), Lazio (2 Coppa Italia e 2 Supercoppa) e Milan (1 Supercoppa), infatti, sono andate solo le briciole.
Una sorta di monopolio sui trofei nazionali (16 sui 24 a disposizione) che però ha un peso diametralmente opposto nelle competizioni europee […].
[…] Senza nulla togliere alla capacità della Juventus di creare – in anticipo su tutti quanti gli altri -una struttura societaria moderna, con uno stadio di proprietà quasi sempre pieno e grandi investimenti in grado di portare il fatturato a quasi 460 milioni di euro (ultimi dati Deloitte Football Money League), nel calcio italiano rimane un problema evidente di competitività che va affrontato, sopratutto da chi lo governa.
Certo, gli errori arbitrali fanno discutere da sempre, provocando reazioni spesso fuori dalle righe (neanche l’introduzione del Var è riuscita a calmare gli animi), ma la vera anomalia da risolvere è quella di una Serie A litigiosa, legata a micro interessi economici, con ancora pochissimi stadi di proprietà e con uno spettacolo sportivo nettamente al di sotto degli standard della Premier, della Liga o della Bundesliga.
Commisso questo lo ha capito dal primo giorno in cui ha messo piede in Italia e ha cercato di comunicarlo al Palazzo.
Passata la buriana di queste ore, sarebbe il caso di riprendere a lavorare con calma su questi aspetti. Per il bene della Fiorentina. E del calcio italiano”.