L’ex opinionista di Sport Mediaset, Maurizio Pistocchi ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Passioneinter.com per parlare tra i tanti temi anche dello striscione dedicatogli dalla Curva Nord dell’Inter mercoledì sera durante il match contro la Fiorentina in Coppa Italia.
Ecco uno stralcio di alcuni passaggi della sua intervista:
“Stavo guardando la partita e nessuno aveva notato la cosa o ripreso lo striscione. Poi sono cominciate ad arrivarmi foto da amici a San Siro…“
Ecco il testo dello striscione: “Rispetto per l’onestà intellettuale. Né con i tifosi, né con il potere. Grande Pistocchi”.
“Non è una cosa normale, a memoria non credo sia mai successa una cosa di questo tipo ad un giornalista. A parte, tocchiamo ferro, alle figure decedute. Piuttosto ho ricevuto critiche e anche insulti da altre tifoserie”, racconta Pistocchi.
“Mi ha fatto piacere. Non ho mai ‘lisciato’ il pelo a nessuno, nemmeno agli ultras. Ho sempre cercato di essere obiettivo. Se cercassi consenso come fanno tanti miei colleghi entrerei in conflitto d’interessi e non voglio questo”.
“Ho lavorato per trasmissioni importanti, facendo come tutti anche degli errori, ma sempre mi è stata riconosciuta l’onestà intellettuale. Non mi hanno detto che sono bravo, ma onesto, ed è ancora più bello”.
E ancora sullo striscione: “Incornicio la foto, certo! Per me sono stati anni deludenti per molti aspetti, questo momento è dunque uno dei più belli e importanti degli ultimi tempi”.
Tra le tante domande del cronista interista spunta anche questa: “Fra le opinioni che esprime apertamente e spesso controcorrente, ci sono quelle sulla giustizia sportiva. A suo parere dopo Calciopoli il calcio italiano è più pulito?
“Basterebbe leggere la relazione di chiusura delle indagini di Borrelli, procuratore federale di Calciopoli”.
“Se si leggono i nomi delle persone secondo lui coinvolte in quella storia, ci si accorge che moltissimi operano ancora nel calcio”.
“Quindi secondo me non è cambiato molto: tante persone sono ancora lì ed operative”.
“Poi certo, sono cambiati i sistemi di controllo ed i rapporti, ma ci sono anche oggi lati oscuri”.