Il giornalista Fabrizio Bocca sulle colonne di Repubblica ha commentato la sfida di San Siro, che ha permesso all’Inter di strappare solo un pareggio contro il Cagliari, che ha dato poi origine anche al silenzio stampa di Antonio Conte.
Le parole di Fabrizio Bocca:
“L’Inter sta attraversando una crisi che è difficile riconoscere come crisi. Ma lo è.
È la crisi di una squadra che lotta per lo scudetto, che lotta per tenere testa alla Juve e a questo punto non solo, che si è posta dei traguardi che diventerà sempre più difficile afferrare se continua a giocare e fare questi risultati.
Non è la crisi di una squadra che sta perdendo tutto o che rischia di retrocedere, ovvio.
Ad altissimo livello si lavora e si giudica sui dettagli. E tre pareggi consecutivi, tre 1-1 (Atalanta, Lecce e Cagliari) con l’avversario sempre in rimonta nella parte finale della partita, sono dettagli molto pesanti, che possono addirittura indirizzare e condizionare la stagione.
Il Cagliari ha pareggiato il gol di Lautaro (contestato dal Cagliari per una spinta in area) proprio con Nainggolan, il giocatore che l’Inter in estate aveva ripudiato
e che a Cagliari sta facendo bene.E che adesso dice: ‘Mi hanno trattato come un giocattolino…‘. Volendo o meno, è anche questa una sottolineatura del mercato straordinario, ma anche paradossale, che sta facendo l’Inter da un anno a questa parte, e che implica un fortissimo ricambio di giocatori con un impegno finanziario enorme.
La situazione interista è molto calda e induce parecchio nervosismo, lo si vede dall’espulsione di Lautaro proprio nel finale del match, molti giocatori ormai reagiscono veementemente alle decisioni degli arbitri e quelli sono costretti a tirare fuori il cartellino rosso.
Idem Conte e l’intera panchina: oggi l’Inter non è una squadra serena e tranquilla, ma molto nervosa.
Sul mercato dell’Inter si è già parecchio detto (in attesa di Eriksen&C, per ora ha giocato il solo Young), ha un senso se l’Inter riesce a mantenere valide le sue chances scudetto, se invece le disperde, le strategie potrebbero (o avrebbero potuto…) essere ben diverse.
Antonio Conte è entrato così in silenzio stampa, forse per autocontrollo e per non esagerare con certe uscite. In ogni caso è dura dover rispondere a tante domande…”.