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sabato, Aprile 20, 2024

Luciano Moggi risponde a Paolo Bonolis: “Dovrebbe parlare di Facchetti deprecandone il comportamento”

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L’ex direttore generale Luciano Moggi, risponde a Paolo Bonolis, dopo gli infelici sfotto del noto conduttore, nei confronti della Juventus.

Ecco le sue dichiarazioni durante la trasmissione radiofonica cosedicalcio con il direttore Antonio Paolino.

“Bonolis? Dovrebbe parlare di Facchetti deprecandone il comportamento”.

“Chiudono gli occhi su quello che hanno fatto per dare la colpa agli altri”, le parole dell’ex dirigente bianconero.

Le parole di Moggi giungono dunque dopo l’ennesima provocazione del conduttore di “Avanti un altro”.

Ecco le parole incriminate di Bonolis: “Con le nuove regole introdotte nel 2019 l’arbitro non viene più considerato come un qualunque elemento di gioco, quindi se il pallone colpisce l’arbitro in qualsiasi zona del campo il gioco viene interrotto… a meno che non sia la Juve. Sono le regole, non le ho scritte io”.

Moggi aveva già avuto modo di rispondere pubblicamente a Paolo Bonolis, due anni fa attraverso una lettera pubblicata su Libero, allorquando il conduttore televisivo tirò in ballo nuovamente Calciopoli.

...in maglia nerazzurra il lamento sta di casa. Al pari di qualche tifoso come Bonolis,che,non richiesto, tira ancora in ballo Calciopoli e le schede svizzere”.

Bisognerebbe che qualcuno spiegasse a Paolo che quelle schede,fatte passare volutamente per segretissime, tali non erano perché il maresciallo Ziino, interrogato durante il processo e sotto giuramento, ammise di averle intercettate ma «non portavano traffico». O forse portavano un traffico che a loro non interessava… magari si sentiva parlare di donne e non di calcio”.

Bisognerebbe che qualcuno informasse Bonolis sulla sentenza del tribunale di Milano circa la querela fatta da Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, a chi vi scrive («Facchetti faceva lobbing con gli arbitri»), o di quanto ebbe a scrivere il Procuratore Figc, Palazzi: «L’Inter è la squadra che rischia più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente Facchetti».

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