Beppe Marotta si presenta ai microfoni di Sky Sport, prima di Lecce-Inter.
Per prima cosa cerca di fare chiarezza sul caso Politano-Spinazzola:
“È stato fatto un clamore mediatico eccessivo, lo dico nel massimo rispetto di Spinazzola, che è un ottimo professionista”.
“Nel calcio le trattative, prima di essere definite, devono essere sottoposte a valutazioni tecniche, economiche, fisiche e mediche. Nel caso di Spinazzola, al termine di queste valutazioni l’Inter ha comunicato alla Roma che non si poteva arrivare alla firma contrattuale”.
Marotta ha poi precisato: “Non è la prima volta che queste cose succedono, da noi Santon è stato oggetto di diverse trattative e per tre volte non si è arrivati alla conclusione”.
“Le valutazioni vanno fatte in modo approfondito, anche perché in questo caso si parlava di un’operazione da 55 milioni di euro, era giusto che l’Inter facesse tutte le valutazioni del caso”.
“La foto di Politano con la sciarpa della Roma: non dipende da noi. Spinazzola con noi foto non ne ha fatte…”.
Il futuro di Politano, adesso? “Con lui abbiamo parlato ieri, gli abbiamo spiegato la situazione. I calciatori sono professionisti abituati a convivere con queste realtà. Politano è rientrato nei ranghi e valuteremo il suo futuro nel migliore dei modi”.
Marotta ha anche confermato che l’arrivo di Giroud potrebbe essere legato all’uscita di Politano: “Non posso negare che abbiamo parlato con il suo entourage e che le due trattive possano essere legate. Moses? Sì, è un candidato, sicuramente sì”.
E su Eriksen, il manager nerazzurro precisa:
“È un giocatore del Tottenham che sappiamo va in scadenza a giugno. Sì, sono stato a cena con il suo procuratore, ma è permesso dal regolamento”.
“Da qui a dire che arriverà a gennaio invece che a giugno ce ne passa. La concorrenza è tanta, di sicuro parliamo di un ottimo giocatore”.