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venerdì, Aprile 19, 2024

L’ Ifab fa retromarcia : Niente VAR sugli offside millimetrici

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L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul cambio delle regole inerenti al Var.

Sotto la lente di ingrandimento il regolamento VAR che disciplina il fuorigioco. Ora si cambia: così ha deciso l’Ifab.

Il board internazionale competente sul regolamento del calcio, introduce la tolleranza, e restituisce potere al guardalinee.

Più potere dunque ai guardalinee nei casi in cui lo spazio tra attaccante e difensore sia di pochi centimetri: conterà ciò che è stato visto sul campo e non sui monitor perché, per usare le parole del segretario generale Ifab Brud:

“In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco, ma se la prima decisione è di non fischiarlo e poi il VAR deve usare 12 telecamere, vuol dire che errore chiaro ed evidente non era”.

La nuova direttiva verrà comunicata a tutte le competizioni, Serie A compresa quindi, come spiega La Repubblica:

È già allo studio un’informativa per le federazioni che spieghi come applicare la tecnologia ai casi limite, quelli in cui attaccante e difensore sono sostanzialmente in linea e la distanza è millimetrica.

La circolare punterà a disattivare la tv nei casi in cui la decisione non sia chiarissima: sarà dirimente quanto visto e deciso in campo dai guardalinee.

La questione, oltre che filosofica (il VAR dovrebbe intervenire solo in caso di “chiaro ed evidente errore”), ha anche una spiegazione tecnica.

Per regolamento, la posizione dell’attaccante, andrebbe analizzata nel momento in cui chi farà l’assist entra in possesso del pallone (e non di quando effettua il passaggio, col pallone che si stacca dal piede) e in alcuni casi in sala VAR non si riesce a selezionare l’esatto frame.

Ma da tempo ci si è accorti che la tv non permette di scegliere sempre il fotogramma esatto. A volte nel frame selezionato nella sala Var (dove siedono due arbitri e due tecnici video) la sfera è ancora attaccata al piede, ma il passaggio è già iniziato.

Tra un frame e l’altro, la posizione dell’attaccante che riceverà il passaggio può cambiare fino a 13 centimetri rendendo il caso un fuorigioco o un’azione regolare.

Repubblica cita tre casi recenti: Cristiano Ronaldo in Parma-Juventus, Callejon in Sassuolo-Napoli e Jonny in Liverpool-Wolves.

Ma attenzione: quale sarà la tolleranza per far sì che un fuorigioco segnalato o meno in campo diventi “chiaro ed evidente errore”?

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