spot_img
spot_img
giovedì, Marzo 28, 2024

Luciano Moggi: “Ibra come Maradona. Alla Juve serve un centrocampista d’ordine, che dia alternative a Pjanic”

spot_imgspot_img

Luciano Moggi, si è concesso ad una lunghissima intervista per il quotidiano Libero.

Ecco un’estratto di quanto ha dichiarato l’ex direttore generale della Juventus.

Subito Zlatan Ibrahimovic. Che ne pensa dell’arrivo dello svedese al Milan, a 38 anni?

È un ritorno gradito per tutto l’ambiente, per quello che ha fatto e per quello che potrebbe fare”.

Ha tutte le capacità per dare una mano ai rossoneri, per migliorare: non so fino a che punto, ma senza dubbio per migliorare. Rispetto a quello che hanno fatto i compagni d’attacco fino adesso, 8 reti in sette… “.

“Sarà il giocatore che darà impulso anche a chi praticamente non ce l’ha. Parlo per conoscenza dell’argomento, al Milan con Ibra succederà come quando c’era Maradona al Napoli: quando giocatori come loro sono in campo, gli altri rendono il doppio di quello che normalmente sanno fare, darà una spinta a tutto lo spogliatoio”.

E Conte? Sta chiedendo giocatori un po’ in tutti reparti per la sua Inter.
“Non ha una panchina con ricambi all’altezza dei titolari, è questo il suo guaio. Tutto quello che ha fatto finora, tenere il passo della Juve, è encomiabile considerando che ha avuto i giocatori contati”.

Marotta e i cinesi lo ascolteranno?
«Penso di sì, vedi la trattativa serrata per Vidal. Qualcuno gli prendono».

Ecco, prima Ibra, poi probabilmente Vidal: ma cosa è la serie A, un cimitero degli elefanti?

“No, questa è la dimostrazione che praticamente vengono cercati giocatori che “sanno”.

“In Italia non ne abbiamo di quella “forza” lì, con quelle capacità. E se i club vanno a cercare anche degli ultratrentenni significa che nella serie A siamo carenti. Se vogliamo essere onesti fino in fondo, quando due squadre fanno il vuoto vuol dire che le altre sono poca roba”.

Anche Sarri si è lamentato, dopo la sconfitta in Supercoppa ha detto che la sua Juve è arrivata «a corto di energie».

Non può certo parlare di panchina corta perché ha due squadre. Quelli che lui lascia fuori la domenica, in tutte le altre squadre sarebbero titolari.

Parla così perché ritiene di avere qualche doppione e in effetti gli serve un centrocampista d’ordine, un regista che faccia rifiatare o dia alternative a Pjanic: Khedira fa un tempo e mezzo ma poi deve rifiatare la partita dopo, Matuidi e Rabiot possono essere uomini di fatica in aiuto di quelli che giocano a pallone. A centrocampo servono ingegneri e muratori”.

Un nome da suggerire come ingegnere?
«Nessuno, perché non faccio più il dirigente.  Se poi magari ne dico uno e non fa bene, farebbero a gara a incolparmi”.

- Advertisement -