È il minuto 45 della sfida tra Sampdoria e Juventus, con il risultato che non si sblocca e che resta fermo sull’1-1 dopo le reti di Dybala e Caprari.
Ma all’improvviso arriva il colpo del campione: Due metri e 56 centimetri. E’ con questo stacco aereo che Cristiano Ronaldo è andato a impattare di testa il pallone che ha consentito poi alla Juventus di trovare i 3 punti e chiudere il 2019 in testa alla classifica.
Cross di Alex Sandro sul secondo palo, per Cristiano Ronaldo che vola sopra a Murru e di testa insacca il nuovo vantaggio bianconero alle spalle di Audero.
Io una roba così non credo di averla mai vista.
Mentre è in aria, in sospensione, sembra avere un ulteriore sobbalzo in alto.
L’atterraggio, su una gamba sola, completamente sbilanciato, mi trema il crociato solo a guardarlo.
Un alieno. E ce l’abbiamo noi. ❤ pic.twitter.com/kpEs0EmnNv
— Alexander Supertramp (@Super3mp) December 19, 2019
Uno stacco impressionante per il portoghese che si alza di 70 centrimetri da terra e arriva ai 2,56 metri di altezza, superando di 12 centimetri la traversa. Un’altra prodezza straordinaria di CR7.
Eurosport, sul proprio portale web riferisce che “la prodezza di Marassi contro la Sampdoria però non è il primo miracolo ‘balistico’ di Cristiano Ronaldo, in grado di elevarsi per trovare impatti incredibili”.
“Già lo scorso maggio ad esempio, nel derby contro il Torino, Ronaldo fu in grado di elevarsi fino a 2 metri e 47cm d’altezza per impattare il pallone”.
“Il 3 maggio 2019: Ronaldo vola a 2.47 nel derby tra Juventus e Torino”, ricorda Eurosport.
E ancora “Altezze simili a quelle raggiunte all’europeo nel 2016, quando durante la semifinale col Galles Ronaldo si issò fino a 2 metri e 42 centimetri d’altezza”.
6 luglio 2016: nella semifinale tra Portogallo e Galles Ronaldo vola a quota 2.42 per impattare di testa in gol.
“Il record calcolato però è un incredibile match di Champions League contro il Manchester United del 2013. Nel febbraio di quell’anno, contro la sua ex squadra, Ronaldo volò fino a 2 metri e 93 centimetri per impattare il pallone. Roba da cestisti”, conclude Eurosport.