Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ha pubblicato poco fa sul suo profilo social le dichiarazioni inedite rilasciate da Cobolli Gigli, presidente della Juventus negli anni successivi a Calciopoli.
Ecco uno stralcio delle pesanti dichiarazioni (ai microfoni di radio bianconera) dell’ex presidente della Juve in merito a quanto successo nel 2006 e negli anni a seguire:
“...C’era una cattiveria nei confronti della Juventus che veniva accusata di cose mai fatte”, ricorda Giovanni Cobolli Gigli.
Ricorda ancora Cobolli Gigli: “Questa cattiveria stava diventando sempre più forte, anche i tifosi si stavano ripiegando su loro stessi. La prima cosa che ci aiutò moltissimo fu l’Italia nel 2006 ai Mondiali di calcio fatta con 7-8 giocatori della Juventus”.
Quando Cobolli Gigli arrivo alla Juve trovò “una squadra condannata in Serie B con 30 punti di penalizzazione”.
“Non ce l’avevo certo mandata io in Serie B. Riuscimmo a ridurre la penalizzazione a otto punti, non riuscimmo a tenerla in Serie A anche se ci abbiamo lavorato”.
Ma attenzione: “Quando la Juventus andò a processo sportivo, il processo si faceva su una serie di faldoni che parlavano di squadre di calcio, ma un faldone era sparito ed era quello che riguardava l’Inter”.
“Poi anni dopo Palazzi fece una proposta per giudicare l’Inter per illecito sportivo, ma ormai l’Inter si poteva avvalere della prescrizione”.
“Quando la Juventus fu definitivamente condannata, quella sentenza fu tombale, non ammise altre possibilità di ricorso che potevano essere fatti”.
“La nuova dirigenza ha pensato di portare avanti una serie di ricorsi che non sono andati in porto. La cosa dei faldoni dell’Inter è molto grave, non capisco perché non fecero parte di quel processo”, denuncia l’ex presidente bianconero.
Il testo è quello riportato da tuttomercatoweb.