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giovedì, Marzo 28, 2024

Chirico al veleno: “Ronaldo è un problema… per gli altri”

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Marcello Chirico, giornalista e tifoso bianconero, dalle colonne di calciomercato.com ha voluto dire la sua sulla querelle relativa alla sostituzione di Cristiano Ronaldo e alle conseguenze che alcuni giornali vorrebbero legare ad un episodio che sembra già “rientrato” in casa bianconera.

Ecco le parole del giornalista:

“Quella di domenica sera è stata l’ennesima “bella serata” soltanto perché si è vinto, tra l’altro con un avversario storico e col quale ci sono state spesso, soprattutto negli ultimi decenni, parecchie frizioni. E quindi, doppia soddisfazione”, ha esordito Chirico.

Positiva la vittoria, bella l’azione che ha portato all’altrettanto bel gol e gesto tecnico di Dybala, l’ammazza Milan per antonomasia (5 confronti, 5 reti), ottimi i 3 punti conquistati, così da permettere alla Juventus di tornare in testa alla classifica del campionato, poi stop. Tutto il resto, da dimenticare”,sentenzia il giornalista.

“Cristiano col Milan ha inanellato un’altra prestazione sottotono, come già capitatogli a Mosca da costargli, pure lì, la sostituzione”.

“Un’opzione che rientra tra le possibilità a disposizione di un allenatore ma che Ronaldo non concepisce, come tale gradisce poco (a Mosca) se non per nulla (col Milan, appunto)”.

“Non le prendeva bene neanche quando al Real lo sostituiva il suo amico Zidane, non l’ha presa bene nemmeno domenica sera, imboccando dritto la strada degli spogliatoi mentre smoccolava qualche sacramento in portoghese. Le cronache raccontano che fosse talmente alterato, da infilarsi subito in auto e lasciare lo stadio con Giorgina prima che la partita finisse”, ricorda Marcello Chirico.

Se è andata davvero così, Ronaldo è indifendibile”.

Ma attenzione avverte Chirico: La versione raccolta dal cronista che vi scrive è però leggermente diversa: Ronaldo era sì molto incavolato, ma è rimasto nello spogliatoio fino a gara terminata, dopodiché è stato il primo ad andarsene. Conoscenti che abitano a Torino nei pressi della sua villa, mi dicono che lo hanno poi incrociato davanti casa ed era di buon umore”.

“Resta da capire, perché Ronaldo non si è seduto in panchina dopo il cambio, e con chi o cosa ce lo avesse quando se n’è andato spedito nello spogliatoio. La risposta più naturale è una sola: con l’allenatore”.

Eppure il suo compagno di squadra Szczesny ha fornito un’altra, possibile spiegazione: non stava bene ed era incavolato per questo. Gli crederanno in pochi, ma non è una versione completamente da scartare.

Ronaldo è molto esigente verso se stesso, se qualcosa (in questo caso, un leggero fastidio al ginocchio) non gli permette di esprimere al meglio le proprie qualità, oppure non è soddisfatto della propria prestazione in campo, si arrabbia. Non è da escludere possa essere capitato proprio questo. La sostituzione ?”

Ricorda ancora Chirico: “Capitò una volta pure a Pirlo di non prenderla benissimo da andarsene subito negli spogliatoi. Andrea però, pur essendo un grandissimo, non sarà mai Sua Maestà Cristiano Ronaldo. L’insostituibile”.

Nella sua testa, e in quella di tanti, ma non di Sarri, il quale se ne frega delle etichette e dello status di un proprio giocatore: se non gioca bene, lo toglie e basta. Chi pensava il contrario, che fosse lo scendiletto di Ronaldo (lo hanno pensato in tanti), si sbagliava di grosso”.

E il messaggio lanciato alla squadra a Mosca e, ancor di più, domenica scorsa è fortissimo: non ho preferenze e non faccio sconti a nessuno. Sarri 10 e lode, un tecnico davvero con due attributi ciclopici”.

Ronaldo resta sempre Ronaldo, il marziano, il più forte di tutti. Non me ne priverei nemmeno dovesse giocare su una gamba sola. Me lo tengo pure “decadente”. Eppoi porta soldi, da lustro all’immagine del club. Ronaldo è un investimento tecnico e di marketing, una genialata. Le regole comportamentali, però, dovrebbero valere anche per lui”.

“Uso il condizionale non a caso, perché per uno che – da solo – ti incrementa del 30% il fatturato in un anno esistono probabilmente delle deroghe non scritte”.

Dunque: “Ronaldo d’ora in poi sarà un problema? Sicuro, per chi lo vorrebbe nella propria squadra, ma non ce l’ha. Peggio, lo deve vedere giocare con la Juventus”, conclude Marcello Chirico.

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