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giovedì, Marzo 28, 2024

Buffon nominato Ambasciatore per il programma alimentare ONU: “Orgoglioso”

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Il portiere della Juventus e campione del mondo 2006 con la Nazionale italiana, Gianluigi Buffon, è stato nominato oggi Ambasciatore del World Food Programme dell’ONU (WFP), la più grande organizzazione umanitaria attiva contro la fame nel mondo.

L’organizzazione ha l’obiettivo, attraverso l’assistenza alimentare, di salvare oltre 90 milioni di persone colpite da conflitti e disastri naturali.

La nomina è stata annunciata nel corso della conferenza stampa tenutasi poco fa al Golden Palace di Torino.

Le emozionate parole di Gigi Buffon, dopo la nomina:

“Conosco questa organizzazione umanitaria dal 2003, in una partita al Friuli con l’Udinese, entrammo al campo con la maglia con il simbolo del programma.

Conobbi allora il programma e tutto quello che fa per il bene di questi bambini.

Mi sono ritenuto un privilegiato: ricevere questa proposta, tutt’altro che indecente, mi ha reso orgoglioso.

Credo di averci messo poco tempo, ho accettato una sfida – perché di sfida si tratta – e sono uno a cui piacciono tantissimo.

Non ho l’illusione di salvare il mondo o dare da mangiare all’intero pianeta, ma un piccolo contributo sono certo di poterlo dare.

Sarà una piccola voce che magari darà esempio ad altri. Deve diventare un sistema contagioso, per riuscire magari a far mangiare tutte le persone che necessitano.

Quando si tramandano queste storie, che sono vere, che manca il cibo e la gente muore di fame, a furia di sentirle, non riescono più a colpirti e a stimolarti nel poter fare qualcosa per aiutare il prossimo.

Per me era un’occasione per toccare con mano quello di cui sentivo parlare da bimbo. Sarà un’avventura straordinaria dal punto di vista umano.

La nomina di ambasciatore per me è un qualcosa di molto valido, mi rende orgoglioso.

Quello che mi interessa, oltre all’aiuto d’immagine che darò senza faticare, è rimboccarmi le maniche e mettere le mani nello sporco e dove c’è sudore e terra.

Credo sia l’unica, vera ragione e l’unico e vero motivo per cui ho accettato questo, per una mia crescita personale, dovuta alle esperienze che mi toccheranno, segneranno, piaceranno”.

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