venerdì, Novembre 22, 2024

Conte: “Noi oggi non tra i favoriti, Juve e Napoli davanti a noi”

Alla vigilia della partita dell’Inter contro la Sampdoria, il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha parlato nella consueta conferenza stampa di presentazione.

Ottimo avvio di campionato per i nerazzurri che sono attualmente in cima alla classifica, ma con le temibili rivali Juventus e Napoli che seguono minacciose.

Conte ha iniziato commentando così la sfida contro la Sampdoria:

“Giocare a Marassi è sempre un’insidia perché quello è un campo difficile. La Sampdoria è un buona squadra guidata da un tecnico bravo.

Affronteremo una formazione organizzata e si vede il lavoro di Di Francesco. La Samp è partita con un sistema di gioco e lo ha cambiato in corso d’opera. Dovremo fare molta attenzione perché sarà una partita difficile, la classica partita dove abbiamo molto da perdere”.

La partita della vita è quella che dovevamo giocare domani e per noi la partita della Sampdoria è la partita con la “p” maiuscola.

Non ci sono altre partite per noi in questo momento e alle altre partite penseremo dopo.

È la quinta gara in pochi giorni e anche in maniera intelligente dovremo prenderci dei rischi e puntare su una squadra che sappia far bene”.

Alla domanda se Lukaku sarà ancora titolare, Conte ha risposto, secco:

Lukaku fa parte della rosa. Punto”.

Conte ha poi proseguito commentando il buon avvio di campionato dell’Inter:

Nessuno parte per perdere. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, ma dovremo sempre cercare di migliorarci dove dobbiamo migliorarci per dare continuità di risultati.

Se vuoi essere protagonista bisogna evitare gli alti e bassi.

Una grande squadra se vuole essere davvero grande deve essere continua, avere sicurezze e mantenere sempre un rendimento importante.

C’è un percorso da fare. Noi abbiamo iniziato a farlo e ora vediamo a che velocità andremo”.

Alla domanda di possibili similitudini tra la sua prima Juventus e l’Inter attuale, Conte ha commentato:

“Quando parliamo di forza della difesa, si parla di fase difensiva in generale coinvolgendo tutti i reparti.

Nel calcio la cosa più importante è riuscire ad avere un equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Dobbiamo saper attaccare con 11 elementi, compreso il portiere, per sfruttare gli spazi. Bisogna saper migliorare in tutto e per tutto.

Parallelismi è difficile farne perché le situazioni sono diverse.

Il primo anno alla Juventus noi fummo bravi a vincere da imbattuti il campionato: pareggiammo qualche partita e trovammo un Milan con Ibrahimovic, Thiago Silva, Robinho, Nesta e Gattuso, una squadra forte.

Noi fummo bravi e loro mancarono perché i super favoriti erano loro.

E poi c’erano l’Inter post triplete e il Napoli che sulla carta erano davanti.

Noi oggi non siamo tra i favoriti perché come ho sempre detto Juve e Napoli sono davanti a noi in maniera importante, ma questo non deve cambiare il nostro atteggiamento.

La qualità del campionato si è alzata perché anche la Lazio è una squadra forte ed è una realtà importante che lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia e può lottare per restare tra le prime 4.

Anche il Milan è forte e solido al di là del momento attuale non brillante.

Noi dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per fare del nostro meglio e vedremo cosa sarà il nostro meglio”.

Alla domanda di quali siano gli alti e bassi da eliminare, Conte ha risposto:

“Gli alti e bassi basta andare nello storico degli ultimi 9 anni dell’Inter e li troverete. Non sono il primo a vincere 5 partite… Questo gruppo non è il primo a riuscirci, anzi…

Questo gruppo due anni fa era in testa alla classifica: a dicembre, non a settembre, ma poi ha raggiunto la Champions all’ultima giornata.

Anche con Mancini la partenza era stata velocissima. Lo storico ci deve far drizzare le antenne e tirare fuori le unghie perché i cavalli buoni si vedono alla fine“.

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