Stefano Discreti commenta nel suo consueto editoriale per le pagine di Calciomercato.com l’ennesima vittoria in rimonta della Juventus in questa prima parte iniziale di stagione.
Ecco le sue parole del giornalista:
“La prima partita dell’era Sarri disputata senza il giocatore più rappresentativo della squadra ovvero Cristiano Ronaldo si è conclusa con un successo ottenuto con difficoltà, con l’esito della sfida in bilico fino all’ultimo minuto.
Anche stavolta, come già successo contro il Verona in casa, è stata una fortunosa deviazione degli avversari nella propria porta (autogol di Chancellor) a facilitare la risposta dei bianconeri al gol iniziale subito (papera di Szczesny su tiro di Donnarumma).
Anche stavolta poi il gol decisivo è arrivato nel contesto di un calcio da fermo; nello specifico sul tiro diretto di Dybala ribattuto dalla barriera è stato Pjanic a regalare i tre punti alla Vecchia Signora con una rasoiata di rara precisione.
Rispetto alla gara interna di sabato scorso si sono però visti sicuramente dei miglioramenti, sia da un punto di vista tattico che soprattutto da un punto di vista fisico e dinamico.
Buona la prova di Ramsey da trequartista (esperimento sicuramente da riproporre anche in futuro) come buona è stata anche la prova da attaccante di Dybala in supporto a Higuain.
Alla “Joya” è mancato solo il goal per coronare una prestazione più che positiva.
Nonostante le difficoltà manifestate nel corso della partita anche per via della bravura degli avversari (Tonali su tutti ma bravo anche Balotelli al rientro a supportare uno scatenato Donnarumma) la Juventus ha superato la prima prova d’esame per dimostrare a tutti di non essere CR7 dipendente.
A complicare ulteriormente la partita ci ha pensato pure l’infortunio di Danilo nel corso del primo tempo che ha costretto Sarri a rimpiazzarlo con l’arretramento di Cuadrado (unica vera alternativa a disposizione in questo momento alla coppia Danilo – Alex Sandro, pur se fuori ruolo).
Danilo è stato in pratica costretto, da questa emergenza, a giocare quasi più partite in quest’ultimo mese che nel corso della scorsa stagione al City. Risultato? Crampi in una partita ed infortunio muscolare in un’altra.
Alex Sandro è diventato invece insostituibile, costretto in pratica a giocare sempre anche quando magari il buon senso suggerirebbe di farlo riposare.
Rimpiangere in tal senso l’assenza di De Sciglio è una cosa che nel corso degli anni precedenti non era mai balenata nella testa dei tifosi bianconeri. Oggi invece è diventata realtà.
Nei prossimi dieci giorni, prima della nuova sosta per le nazionali che consentirà alla Juventus (e non solo) di rifiatare (anche se con molti giocatori in giro sparsi per il mondo a rappresentare la propria patria d’origine) ci saranno altre tre partite che ci aiuteranno sicuramente a trarre il primo vero giudizio parziale dell’era Sarri.
L’ultima partita di questo ciclo di sfide a distanza ravvicinata, quella tra Inter e Juventus, è anche sicuramente la più attesa sia dal pubblico nerazzurro che da quello bianconero.
Conte o non Conte, odio o non odio, ormai (complice il ridimensionamento del Milan) è diventata “la partita”. Nessuna gara decisiva certo ma tanti segnali e piccoli passi che in questa fase di rodaggio possono risultare determinanti per acquisire quell’autostima necessaria nel percorso di rivoluzione in essere.