spot_img
spot_img
sabato, Aprile 20, 2024

Operazione antipirateria online della Guardia di finanza

spot_imgspot_img

Attacco al cuore della pirateria televisiva online. È quanto riportato poco fa dalla Gazzetta dello Sport che scrive testualmente:

A poche ore dal blitz e delle perquisizioni dei 100 militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, il procuratore della repubblica di Napoli Giovanni Melillo, il generale Salvatore Tatta e il colonnello Giovanni Reccia hanno fatto il punto sull’operazione nei confronti di una capillare rete illegale di diffusione via internet di immagini delle emittenti televisive a pagamento. E che come primo effetto ha provocato l’oscuramento di 700mila utenti della piattaforma Xstream Codes”, scrive Gazzetta.

Ciò significa che “al momento dello “spegnimento” vi erano “700mila utenti collegati, e un potenziale di 5 milioni di utenti totali, che con un abbonamento da 12 euro al mese riuscivano a guardare i programmi trasmesso dalla principali pay tv e dalla piattaforme a pagamento”, spiega meglio Calcio e Finanza sul proprio portale internet.

Il colonnello Giovanni Reccia, comandante del Nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza durante la conferenza stampa al Comando generale spiega durante la conferenza stampa al Comando generale:

“Ora la fase due riguarderà l’individuazione di tutti i cittadini che hanno acquistato illegalmente i pacchetti pirata. Rischiano la reclusione e una multa da 2.500 a 25mila euro. Deve essere chiaro che acquistare questi pacchetti è un reato”.

Calcio e Finanza spiega che il volume di affari stimato, ammonta a oltre 2 milioni di euro al mese.

Sono ben 30 le Iptv bloccate in tutta Europa, con 9 centrali di smistamento del segnale in Italia: Ordini eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria con numerose perquisizioni sul territorio nazionale «per smantellare le centrali ed aggredire i rilevanti proventi illeciti».

Gli ideatori della piattaforma sono greci (a cui nella perquisizione sono stati sequestrati 115mila euro in contanti) e la sede si trova a Petric, in Bulgaria. In Italia le centrali si trovano a Napoli, Bari, Taranto Palermo, ma le operazioni sono ancora in corso.

Fonti: La Gazzetta dello Sport – Calcio e Finanza

- Advertisement -