Dopo l’operazione che ha portato all’arresto di 12 capi ultras della Juventus, emergono altri dettagli sull’inchiesta che ha preso il via dopo la denuncia della società bianconera.
Dalle intercettazioni emergono particolari inquietanti tra minacce, estorsioni e violenze, legate a numerose attività criminali, finalizzate a fare business alle spalle del club bianconero e ottenere privilegi allo Juventus Stadium.
Le intercettazioni hanno raccontato un mondo sommerso, che la Juventus ha deciso di far emergere e contrastare nel giugno del 2018, presentando la denuncia e dando il via all’inchiesta che sta scandagliando le attività dei gruppi ultras bianconeri.
E dalle intercettazioni, come riportato da SportMediaset, spunta anche il nome di Cristiano Ronaldo, finito nel mirino degli ultras per aver calciato a fine partita un pallone in direzione della tribuna e non in curva.
Le intercettazioni riportano una conversazione tra capi ultras: “Ma quello sa come funzionano le cose? Qui c’è solo la curva”, riferendosi proprio al campione portoghese.
Parole allarmanti ma senza nessun successivo avvertimento diretto all’attaccante juventino, all’oscuro del ‘potere’ della Curva Sud allo Juventus Stadium.