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venerdì, Marzo 29, 2024

Juve, fatturato da record! E il bilancio sorride grazie a CR7

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Mezzo miliardo. A tanto ammonta il fatturato della Juventus, grazie anche al contributo offerto dall’acquisto di Cristiano Ronaldo.

Il portoghese ha permesso alla Juventus una campagna di espansione a livello globale del marchio senza precedenti.

La Gazzetta dello Sport dopo aver analizzato meticolasamente i dati di bilancio della società torinese scrive che “incrociando i dati del primo semestre bianconero con quelli del secondo contenuti nel prospetto della controllante Exor, emerge una perdita di circa 40 milioni”.

Tuttavia, bisogna tenere conto di un dato fondamentale: “I ricavi lordi ammontano a 621 milioni: al netto delle plusvalenze da cessione calciatori, che stimiamo attorno a quota 125, si arriva a circa 495 milioni”, scrive la Gazzetta.

Un record per il calcio italiano, un balzo notevole rispetto ai 411 milioni del 2017-18″,certifica La Gazza.

Il merito più grande per questi straordinari risultati, però, ce lo ha Cristiano Ronaldo, il cui merchandising ha permesso alla Juventus di ottenere ricavi altrimenti impossibili da raggiungere, portando nelle casse degli Agnelli almeno una settantina di milioni puliti, escludendo i proventi dagli sponsor (Adidas) e dal botteghino (a cui è conseguito l’aumento dei prezzi dei biglietti per andare allo stadio).

Inoltre, verranno stipulati nuovi accordi economici con Adidas e Jeep (il cui rinnovo imminente porterà nelle casse bianconere circa 50 milioni all’anno) e, per aumentare ulteriormente i ricavi, potrebbe arrivare l’aiuto da altri sponsor in futuro.

E non è finita qui, ricorda la Gazzetta dello Sport: a stretto giro la maglia ha ancora spazi vuoti da riempire con nuovi sponsor.

Dunque, tirando le somme, anche la Gazzetta dello Sport afferma che “proprio la crescita più rapida dei ricavi ha reso sostenibile il debito, che al 30 giugno ha toccato i 464 milioni (310 milioni dodici mesi prima):

Stimando per il 2018-19 l’Ebitda a 162 milioni, il rapporto sarebbe di 2,9, quindi inferiore al limite (3,5) indicato da Banca Imi come soglia da non superare”, conclude il quotidiano sportivo.

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