Il giornalista Marco Sanfelici, su ilbianconero.com, ha commentato le recenti dichiarazioni dell’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, assai critiche verso l’attuale dirigenza.
Le parole di Sanfelici:
“Oggi finalmente abbiamo la prova provata che dal 2006 al 2009 la Juventus è stata presieduta da un personaggio che con essa non aveva il benché minimo punto di contatto.
Oggi 10 settembre dell’anno 13 d.C. (dopo Calciopoli) ci siamo tolto una volta per tutte il dubbio sacrosanto che il presidente ‘per caso’, chiamato all’operazione ‘simpatia’, ovvero ridurre ulteriormente in macerie anche le macerie avanzate, non ci fa, ma c’è.
“L’acquisto di Ribery è una vera operazione di mercato, meglio di Cristiano Ronaldo”, dice. Eccome no? Un giocatore per sostituire il quale il Bayern Monaco ha preferito farsi prestare Perisic e sorpassato lo scorso anno da Coman, agli occhi del ‘per fortuna’ ex dirigente di quella che non era la Juve, è superiore ad un pluri pallone d’oro, orgoglio della sua nazione e strappato al Real Madrid con un blitz degno delle ‘teste di cuoio’.
Operazione alla quale era fermamente contrario il manager invocato dall’intervistato, come l’ennesimo errore della Juventus.
L”uomo per tutte le vendite e fallimenti pilotati’ è convinto che la Juve sbagli a prescindere, salvo che nel periodo degli anni bui, quando la sua presidenza era motivo di soddisfazione per Milano, i milanesi e tutti i Moratti e Berlusconi del caso.
Eccolo, il protagonista ‘de loro altri’ che fa capolino ad ogni piè sospinto, per numero di comparsate, di gran lunga superiore all’altro sarcofago che si apre ad ogni Juve-Inter e che fa Simoni Luigi per l’anagrafe. Ecatombe di occasioni perse per tacere a tempo debito.
Quello che indigna, non è la puntuale sparata a salve, tipica di uno che sa di calcio come io so di meccanica quantistica, ma il momento che ha scelto questa volta e la squadra a cui fare riferimento farneticando di Ribery.
Alla vigilia di Fiorentina-Juventus, partita assolutamente squilibrata, se non fosse per la solita presunta rivalità costruita a tavolino da una tifoseria per sentirsi importante una volta all’anno, il nostro esimio Cobolli Gigli non si rammenta delle offese reiterate di gente senza diritto di essere noverata nell’umanità che rimuove dal ricordo la presenza di una delegazione di campioni juventini, arrivati a Santa Croce senza dormire, dopo la trasferta di Londra, per omaggiare Davide Astori.
Quale delusione, si sperava che fosse l’inizio di un poco di civiltà, invece no. Ribery meglio di CR7, dice, che detta così fa già ridere di per sé.
Magari il presidente della Juve ‘simpatica’ sabato alle 15 avrà ben altro da fare, che guardare alla televisione un anticipo di campionato.
Avrà senza dubbio da dare spazio alla sua vita snob. Noi no, noi siamo stati “miracolati”, l’abbiamo vista orribile, ma ne siamo venuti fuori.
Anche grazie alla fine di certi personaggi ed al loro definitivo oblio.
Tranne uno, che emerge dallo Stige, appena annusa aria di intervista, per alimentare l’insostenibile leggerezza dell’essere. Nel senso che: come si fa a giustificare l’impalpabile spessore di questo essere? Pensavate che mi riferissi a Kundera? Non so nulla circa i giocatori boemi”.