Il giornalista Michele Criscitiello, nel suo editoriale per tuttomercatoweb.com ha commentato la ripresa del campionato, dopo la pausa per la Nazionale:
“Il vero campionato inizierà nel week end.
Come sempre le Nazionali rovinano tutto e le prime due giornate vengono considerate “fase di rodaggio” poi si è chiuso il mercato e solo ora, tra infrasettimanali e Coppe, si parte seriamente.
Dove la classifica inizierà, lentamente, a prendere forma e capiremo chi avrà fatto gli affari sul mercato e chi avrà preso qualche fregatura. C’è molta curiosità per vedere i nuovi all’opera.
La Juventus resta la favorita ma, questa volta, non ci manderà al mare a marzo. Dovrà sudare di più e non dovrà sottovalutare i segnali negativi che arrivano da questo avvio di stagione.
I malanni di Sarri, l’infortunio di Chiellini, le non cessioni eccellenti… Poi c’è Conte agguerrito. Come, forse di più, di Beppe Marotta.
La Juventus, dopo un dominio assoluto, è al primo anno di vero rischio anche se la distanza resta notevole soprattutto sulle seconde linee.
L’Inter si è avvicinata, ma è ancora lontana, nell’11 mentre sulla rosa di 20-22 elementi è ancora parecchio indietro. Staremo a vedere e noterete che gli equilibri e i valori che ci saranno dalla terza giornata saranno completamente differenti delle prime due di campionato.
Con il mercato finito e il campionato fermo c’è poco da scrivere e da aggiungere. Però due aspetti vanno sottolineati. Per una volta abbiamo avuto ragione.
Anche gli inglesi hanno capito che chiudere il mercato così presto è una fesseria. Stupidi noi che, lo scorso anno, li abbiamo anche copiati. Andrebbe chiuso con una unica data europea: 31 agosto. Stop. Invece ogni Lega può decidere la chiusura e nella decisione gli inglesi non sono fenomeni ma ingenui.
Chiudere per primi obbliga i club della Premier, come fatto quest’anno, a svendere a fine mese alcuni calciatori che devi svalutare per evitare di tenerti un problema in casa. Ora vogliono cambiare data anche loro. Meno male che non li abbiamo più copiati e anche se Petrachi, Tudor e Giampaolo non erano d’accordo con le date di chiusura, alla fine, guarda caso proprio loro hanno tratto i maggiori benefici dalla chiusura al 2 settembre; con occasioni dell’ultimo giorno e dell’ultima ora”.