La notizia arriva all’improvviso, e la dirama stamane Tuttosport.
“L’ex roccia della difesa juventina, primo eroe dell’acronimo che ha fatto storia (la BBC), è rimasta in contatto con coloro che, senza esagerare, sono sempre stati suoi amici: questione di pelle, preferibilmente a strisce”, scrive il quotidiano sportivo.
“E anche con Maurizio Sarri il dialogo non è mai mancato. Di più: il tecnico, non appena si era insediato sulla panchina dei campioni d’Italia, aveva voluto confrontarsi subito con mister 281 presenze in otto stagioni e mezza (e se il fisico avesse retto, sai che numeri…)”.
“Un intreccio di opinioni, pensieri, consigli, chiesti e dati da chi evidentemente aveva una conoscenza del mondo Juventus ben più evoluta rispetto a chi era appena arrivato”.
“Ed ecco il risultato, liofilizzato in virgolettati immaginari, ma verosimili: caro mister, arrivo, perché io la Juve non la mollo”.
“I tempi di attesa? La sosta, poi Barzagli dovrebbe entrare a far parte dello staff di Sarri”, sostiene Tuttosport.
“Il peso dei senatori, in questa squadra, si sentirà ancora a lungo. Andrea, per la verità, non si è mai allontanato da un macrocosmo divenuto suo a forza di anticipi perfetti sull’avversario e scontri con rivali fisicati come lui, un modello vincente, l’ideale per chiunque”.
“E la consegna della maglia numero 15 al Museum, datata 30 maggio, rappresentava il classico ponte fra un passato straordinario e un futuro da scoprire passo dopo passo”.
“Otto scudetti messi in fila e sempre da protagonista, in campo e non, Barzagli ha preso parte al corso di Coverciano, propedeutico a una futura carriera da allenatore”.
“Da metà luglio e per le tre settimane successive ha frequentato le lezioni con profitto, due mesi dopo l’uscita di scena allo Stadium contro l’Atalanta un’ora buona per chiudere alla grande, senza rimpianti («Il mio fisico era davvero provato», l’ammissione), meritarsi un indiscutibile 10 in pagella e poi via, liberando spazio alle emozioni più autentiche”.
“«Prima di decidere cosa fare dovrò dimostrare di essere capace e avere la passione»: così parlava l’ex difensore a mente fredda. Già, ma i contatti con tecnici ed ex compagni sono stati molteplici”.
“E anche se più di un tifoso è rimasto deluso per l’assenza del suo nome a luglio, quando la Juventus ufficializzò la composizione dello staff di Sarri, la verità racconta una storia differente: Barzagli non s’è mai slegato dal suo mondo, ha valutato tutte le opzioni, ma senza che il pensiero diventasse ossessione”.
“Andrea è sempre stato onesto con se stesso e con tutti coloro che lo conoscono. «Troverà la sua strada, ma comincerà evitando i ritiri e seguendo orari non opprimenti”.
“Per la Juve è una risorsa importante», disse Giorgio Chiellini dell’amico di mille battaglie. Era il 24 maggio e il capitano, ora infortunato, si esprimeva già da futuro dirigente”.
“A meno di un ripensamento, Barzagli raggiungerà Sarri dopo la sosta. Lui che incarna perfettamente il dna juventino, fatto di impegno, serietà, professionalità, capacità di soffrire. Spirito vincente, ça va sans dire”.
Fonte: Tuttosport