Il giornalista Tony Damascelli, sull’edizione odierna de Il Giornale ha parlato della battaglia tra Fabio Paratici e Beppe Marotta, sulle agguerrite trattative di mercato.
“Tipo Montezemolo–Marchionne. O, meglio, Letta–Renzi.
C’è un prima e un dopo, quando di mezzo, oltre all’amicizia, interviene il lavoro.
Marotta e Paratici sono due cognomi e non più, soltanto, due nomi, Beppe e Fabio, amici diversi, uniti dalla Sampdoria e dalla Juventus.
Fine di una storia, inizio di una cronaca, dallo zucchero al sale, al pepe a spezie maligne che pizzicano la lingua e infiammano la gola.
Inter e Juventus sono già nemiche a prescindere, alla battaglia storica si sono aggiunti i nuovi arrivi nerazzurri provenienti dalla real casa bianconera, Marotta, per l’appunto, Conte a seguire.
E così quella che era una affinità di intenti e di progetti è diventata una sfida, un duello a luci spente, una lotta per dimostrare di essere uno più astuto e bravo dell’altro.
La disfida su Lukaku è soltanto un piccolo fuoco di artificio nel vulcano di rabbia e vendette o riscatti che scalda entrambi.
Due cognomi e basta, due rivali e basta.
È soltanto l’inizio di una partita che non prevede il fischio finale”.