Stamane sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il polacco Piatek parla a 360 gradi e si racconta.
Piatek esordisce dicendo che “l’obiettivo principale è giocare in Champions e il dispiacere più grande è non esserci già riuscito”, ha detto il polacco.
E ancora: “Quando sono arrivato in Italia, chi l’avrebbe detto che avrei segnato più di CR7... Ma io voglio migliorare e diventare capocannoniere”.
“Farò di tutto per riuscirci” proclama il nuovo numero nove rossonero.
E poi, l’affermazione che lascia quantomeno perplessi se non spaventati i tifosi rossoneri: “Mi piacerebbe giocare con Cristiano Ronaldo e con Shevchenko”, dice Piatek.
Piatek non trascura il ruolo fondamentale che ha avuto il padre nella sua escalation: “Mi ha insegnato a lavorare duro. La sua esistenza è sempre stata così”.
“È il primo allenatore della mia vita, molti pregi del mio carattere arrivano dalla sua figura”.
“La maglia numero 9? Sono felice, di averla sulle spalle. Da uno a dieci sono felice… undici”.
“Il 9 è un numero importante per un attaccante, tutti i migliori ce l’hanno. Non credo alla scaramanzia: per me la 9 è la normalità , andrà tutto bene come con la 19. La cosa non mi fa paura”.