Un sorpasso alla penultima curva, lo definisce il Corriere dello Sport.
“Un colpo d’ala potenzialmente pazzesco: la Roma ha messo le mani su Nicolò Barella, il miglior giovane italiano delle ultime stagioni.
Non ha chiuso, ancora no, però ora ci spera davvero.
Mentre l’Inter si impegnava a ottenere la disponibilità del giocatore, ovviamente attratto dall’ipotesi di giocare la Champions League, la coppia Fienga-Petrachi ha pianificato l’accordo con il Cagliari:
35 milioni più il cartellino di Gregoire Defrel, valutato 15 dopo la stagione in prestito alla Sampdoria.
Il totale fa 50, come chiedeva il presidente Giulini, e consente alla Roma di non contabilizzare minusvalenze su Defrel.
Paulo Fonseca gongola: nel suo 4-2-3-1 potrebbe utilizzare Barella tanto davanti alla difesa quanto sulla trequarti.
Barella alla Roma, arriva il rilancio dell’Inter?
E’ stata un’operazione gestita con discrezione assoluta, tra depistaggi strategici e approcci minimalisti.
Non è ancora finita però. Perché lunedì in Lega l’Inter potrebbe tentare un rilancio, convincendo Giulini con un’offerta pari o superiore. Tuttavia il presidente del Cagliari, da sempre tifoso interista, ha dato la parola alla Roma.
E lo stesso Barella gli ha comunicato di non avere alcuna preclusione: avendo compreso la disponibilità del club che lo ha svezzato a lasciarlo partire, sembra disposto ad accettare qualunque destinazione di livello scelta dalla proprietà.
«Il bene del Cagliari è prioritario» ha detto al presidente.
Dall’Inter, che si sente ancora garantita dall’intesa raggiunta da qualche settimana con il procuratore Beltrami, potrebbe ancora smarcarsi senza mancare di rispetto a nessuno.
Manca ora l’accordo con il giocatore, anzi con i giocatori perché pure Defrel deve discutere i termini del contratto:
Ma se Beltrami non punta i piedi per portare Barella all’Inter, la Roma non avrà problemi a soddisfarne le pretese.
Già si parla di un contratto di cinque anni da 2,5 milioni netti più i bonus, uno stipendio in linea con molti dei giocatori migliori della rosa. Prima di cantare vittoria, Petrachi aspetta la contromossa di Marotta.
La prima parte della trattativa è chiusa, con un notevole sforzo economico, la seconda ancora no. E in situazioni del genere non è un esattamente un dettaglio.