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giovedì, Aprile 25, 2024

Di Biagio su Kean e Zaniolo: ” Ci sono delle regole da rispettare”

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Il ct dell’Under 21 Gigi Di Biagio parla in conferenza stampa dopo la netta vittoria sul Belgio:

Ecco il commento a caldo del tecnico:

Intanto Di Biagio non poteva sottrarsi alla domanda del giorno, ovvero la questione Kean e Zaniolo:

“Io alleno una squadra e in una squadra ci sono delle regole, se non vengono rispettare in più occasioni, un allenatore ha il dovere di intervenire”.

Vincere o non vincere una partita è irrilevante rispetto alla squadra che alleno”.

Su Kean e Zaniolo, se dovessimo andare avanti, sarebbero reintegrabili?

“Risponderò tra due giorni”.

Com’è possibile che la Polonia ne abbia prese cinque dalla Spagna, dopo aver fatto un muro contro di noi?

“La partita con la Polonia l’abbiamo già spiegata, abbiamo concluso più di tutti in porta ma non è bastato. Sicuramente avemmo dovuto segnare di più”.

Ci credete?
“Finché c’è lo 0,1 di possibilità io ci credo. E’ difficilissimo, proveremo a concentrarci in questi due giorni”.

Sei più felice dell’entusiasmo del pubblico o più deluso dal fatto che qualcuno non ha capito come comportarsi?

“Non rispondo sulla seconda questione, dispiace aver avuto questo grande pubblico ma non essere riusciti a dare le giuste soddisfazioni”.

Oggi abbiamo giocato un calcio incredibile ma evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa”.

Quanto fa bene questo gol a Cutrone, visto che ci è rimasto male per alcune critiche?
Voleva far gol e dimostrare di essere un giocatore importante, quando un attaccante non fa gol si innervosisce ma non deve farlo per quello che scrivete…”.

Tre grandi partite ma l’Italia rischia di uscire con una formula fortemente antisportiva. Quasi un invito…

Ne abbiamo parlato qualche settimana fa e non ne parlo oggi, sarebbe una giustificazione per una probabile eliminazione.

La formula è questa e la accettiamo, era sbagliata e lo sapevamo ma va benissimo così. Aspettiamo e vedremo, già la sfida di domani della Danimarca”.

Cosa è mancato rispetto agli ultimi due Europei?

Nel primo biennio facemmo un miracolo ad arrivare all’Europeo, ma nella manifestazione potevamo fare molto meglio.

In Polonia abbiamo fatto grandissime cose e siamo usciti con la Spagna, con una ripresa giocata interamente in dieci.

I risultati contano, ma secondo me il mio lavoro è stato ottimo mentre i risultati no. Se non vinciamo, è un fallimento, sicuramente. Non mi nascondo”.

I tre flash che porta nel cuore di questi sei anni?
“Ne dico una: questi fantastici ragazzi, che hanno un senso di appartenenza incredibile. Se ci soffermiamo sul vincere e non vincere, alzo le mani. Avete vinto voi”.

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