Ha del clamoroso la notizia divulgata poco fa da la Gazzetta dello Sport: è stato arrestato l’ex presidente della Uefa, Michel Platini.
L’ex stella della Juventus, è stato arrestata nell’ambito dell’inchiesta per corruzione sull’assegnazione dei Mondiali di calcio in Qatar nel 2022. Lo riferisce il sito francese Mediapart.
Michel Platini, uno dei più grandi calciatori europei della storia, ex campione della Juventus, è stato presidente della Uefa (il massimo organismo europeo del calcio) dal gennaio 2007 all’ottobre 2015, quando lasciò l’incarico perché accusato di avere illecitamente percepito 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011 dall’allora presidente della Fifa, Sepp Blatter, come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002.
Queste accuse portarono la Fifa a squalificarlo da tutte le attività calcistiche per otto anni, poi ridotti prima a sei e poi a quattro. Nel maggio 2018, tuttavia, Platini è stato scagionato dalla magistratura svizzera, che non ha riscontrato irregolarità nel suo operato.
Questa volta, Platini sarebbe stato fermato nella mattinata di martedì 18 giugno e la vicenda cui si fa riferimento è quella della controversa decisione che portò i Mondiali del 2022 ad essere assegnati al Qatar insieme a quelli del 2018 in Russia.
Una scelta presa dall’allora presidente della Fifa, Blatter, nel dicembre del 2010 e che aprì una stagione di denunce, inchieste e arresti fino alla decapitazione del potere del pallone con la salita alla carica di numero uno di Gianni Infantino.
Al centro delle indagini soprattutto il pranzo tenutosi il 23 novembre 2010 presso il Palazzo dell’Eliseo, in presenza dell’allora presidente francese Nicolas Sarkozy e di Michel Platini con l’attuale emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani e lo sceicco Hamad bin Jassem, allora primo ministro e ministro degli esteri dell’Emirato.
Inoltre, sarebbero stati presenti anche Sophie Dion, consigliere di Sarkozy per lo sport, e Claude Guéant, allora segretario generale dell’Eliseo, quest’ultimo secondo Mediapart ascoltato martedì e indagato a piede libero.