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venerdì, Aprile 26, 2024

Tutti contro la riforma Champions di Agnelli: “Il calcio non è solo business”

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Questa mattina l’Assemblea della Lega Serie A ha deliberato contro il progetto di riforma della Champions League presentato dall’ECA e sostenuto dalla UEFA.

Quindici voti favorevoli alla delibera, con astenute Inter, Milan, Roma e Fiorentina, e un solo voto contrario, quello della Juventus.

Discussione accesa, soprattutto contro gli effetti della Super Champions sui vari campionati, con i ricavi della Serie A che potrebbero crollare addirittura del 35%.

Claudio Lotito, Enrico Preziosi e Urbano Cairo, presidenti di Lazio, Genoa e Torino, schierati in prima linea “a difesa corale del calcio italiano, contro un progetto scellerato che tutela solo ricchi e privilegiati.

Urbano Cairo, presidente del Torino, intervistato al termine dell’Assemblea, come riportato da calciomercato.com, ha commentato:

“La Lega unita è contraria alla creazione della Superlega europea, non rappresenta gli interessi di tutti”.

Non rappresenta l’opinione pubblica, che ha un’abitudine a un certo tipo di campionato, una competizione che ti porta a giocare in Champions League, in Europa League“.

“Insomma, il calcio come è sempre stato vissuto. Sessanta anni di storia non possono essere cancellati con un colpo di spugna perché fa bene al business. Non è giusto, non è corretto”.

“Tutte le principali leghe in Europa si sono espresse in maniera negativa. È una competizione, la Superlega, che non va nella stessa direzione dei tifosi“.

“In più non rispetta quelli che sono i criteri di meritocrazia. Pensate all’Atalanta, che è andata in Champions League, con la Superlega non avrebbe potuto andare in Europa”.

“È un progetto, la Superlega, che non è stato condiviso. Sarebbe un calcio che arricchirebbe solo 14 club. Andrebbe a squilibrare la competizione in Europa. Bisogna ridistribuire le risorse, non andare nella direzione opposta“.

ECA e UEFA meditino, sono riusciti a compattare l’opposizione di tutte le leghe”.

“È una proposta da cancellare, solo a quel punto potremo confrontarci“.

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