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mercoledì, Aprile 24, 2024

Ferrara risarcito: Diffamato ai tempi di Calciopoli

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Calciopoli non è ancora terminata.

E le notizie che arrivano dai tribunali ancora una volta denotano una retromarcia rispetto a quanto emerso negli anni immediatamente successivi al 2006.

Ciro Ferrara è stato risarcito in tribunale, dopo essere stato accusato di far parte di Calciopoli.

Il giudizio di primo grado è stato infatti totalmente ribaltato dalla Corte d’Appello di Bologna, che ha riconosciuto all’ex giocatore della Juventus un risarcimento di 50.000 euro oltre interessi e spese legali.

Ciro Ferrara è stato giudicato innocente proprio in queste queste ore.

I fatti, secondo quanto riporta il portale sportivo Gol.com risalgono al maggio del 2006, quando Calciopoli cominciò a venire fuori.

In quell’epoca vennero pubblicati degli articoli diffamatori nei confronti dell’ex difensore bianconero Ciro Ferrara.

Erano i mesi in cui Ferrara ricoprì il ruolo di vice-allenatore di Lippi al Mondiale vinto dalla nazionale azzurra in Germania.

I giudici, come riporta La Gazzetta dello Sport, hanno riconosciuto che Ferrara era estraneo a tutta la questione:

“Non centrava con fatti non verificati e non veritieri che esulano il diritto di cronaca: Ferrara mai è stato sentito da procure neanche come testimone o persona informata”.

Svelato anche il titolo incriminato. Ferrara veniva inserito nel caos di Calciopoli in questo modo:

“Lo scandalo fa tremare anche la Nazionale: un’inchiesta sulle scommesse delle procure di Torino e Parma per centinaia di migliaia di euro da parte di giocatori o ex della Juventus che si sarebbero serviti di prestanome”.

E solo qualche mese fa i giudici civili della Corte d’Appello di Napoli avevano certificato che non fu la “Cupola” a determinare la retrocessione del Bologna nella Serie A 2004/2005 e che nessun risultato fu influenzato dall’alto: sentenza che ha negato qualsiasi risarcimento all’allora proprietario del club felsineo Giuseppe Gazzoni Frascara, incapace di dimostrare in tribunale le responsabilità esterne, i disegni e la frode sportiva che sarebbe costata alla sua squadra la permanenza in massima serie.

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