lunedì, Novembre 25, 2024

Conte sogna Dybala per liberarsi dello scomodo Icardi

La Gazzetta dello Sport insiste sull’ipotesi di uno scambio tra Dybala e Icardi.

Dybala è sempre stato un pallino di Conte”, certifica la Rosea.

La Gazzetta ripercorre alcune tappe di questo suggestivo percorso che vorrebbe la Joya a Milano.

Nel novembre 2014 l’allora c.t. azzurro fece una visita non casuale al Palermo di Iachini, dove un ragazzino argentino ma di passaporto italiano stava facendo vedere le prime magie”, scriva la Gazzetta.

“Antonio lo voleva in Nazionale e disse: «Dybala ci interessa molto, vediamo se anche a lui interessa l’Italia»”.

“Paulo declinò gentilmente e disse: «Aspetto l’Argentina, sogno di giocare con Messi»”.

“Ora i due si potrebbero ritrovare a Milano, entrambi da ex juventini”.

“E l’approdo di Paulo cambierebbe non poco i piani dell’Inter, sia considerando il mercato in entrata sia il modo di giocare di Conte”.

“Nel primo caso la pista Lukaku, comunque resa difficile dalle pretese economiche dello United, che esclude una riduzione del cash (almeno 70 milioni) inserendo contropartite, si interromperebbe immediatamente”.

Con Dzeko praticamente a un passo, infatti, Dybala completerebbe il reparto orfano di Mauro Icardi. … e la tattica”

“È vero, però, che la Joya inciderebbe anche sull’altro argentino, ovvero Lautaro Martinez”

Secondo la Gazzetta “l’idea dell’Inter era quella di far maturare il Toro prendendo un centravanti di esperienza come Dzeko, che a 33 anni non oscurerebbe il numero 10″.

Con Dybala a Milano sarebbe tutto diverso, perché Paulo farebbe tornare Lautaro in seconda fila, con la prospettiva di vivere un’altra stagione sull’ottovolante”.

“È anche vero, però, che con Dzeko, Dybala e Lautaro non sarebbe impossibile pensare anche a un cambio di modulo”.

“Conte gioca con il 3-5-2, nel quale i tre potrebbero alternarsi. Con il Chelsea, inoltre, Conte ha vinto con il 3-4-2-1, con Pedro e Hazard dietro Diego Costa”.

“In questo caso, addirittura, la coesistenza tra i tre non sarebbe un’utopia”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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