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lunedì, Maggio 6, 2024

Moggi sul futuro tecnico Juve: “All’orizzonte la sagoma di Sarri”

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L’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, nel suo consueto articolo su Libero, ha commentato l’ultima giornata del campionato di Serie A.

Di seguito un estratto del suo articolo:

“Se non ci sono mai stati dubbi su chi poteva vincere il campionato, diversamente è successo per le qualificazioni di Champions, Europa League e la retrocessione“.

“È arrivato all’ultima giornata, il momento della verità, che ha consacrato l’impresa dell’Atalanta di Gasperini, capace di portare i suoi addirittura davanti all’Inter“.

“A San Siro, contro un Empoli indomito, la squadra di Spalletti è stata tra l’altro salvata dalle grandi parate di Handanovic, facendo soffrire i propri tifosi come troppo spesso accade: per questo la chiamano “pazza Inter”, e non sbagliano“.

“È vero che in campo c’era tanta emotività per la grande posta in palio, ma concedersi al contropiede dei toscani e subirla anche affannosamente, soprattutto dopo essere andata in vantaggio, non è certamente da grande squadra. Sicuramente difetta in personalità, le manca qualche giocatore carismatico che sappia dare un’impronta nello spogliatoio ma soprattutto in campo, quando si verificano le circostanze cui abbiamo assistito contro l’Empoli”.

“Finisce quinto il Milan: l’E-League è il suo traguardo. Da elogiare comunque la gestione Gattuso che ha saputo ridestare la squadra dormiente ricevuta in eredità da Montella, riportandola nelle posizioni che contano, ridestando nel gruppo l’autostima, completamente perduta con il suo predecessore. Cammin facendo ha subito anche un cambio di proprietà, con dirigenti nuovi, tra cui Leonardo, in primis, che non lo ha certamente aiutato”.

“Ha dovuto fare anche da collante tra squadra e società e per un solo punto non ha raggiunto la Champions, con una squadra molto carente per di più a centrocampo”.

“La Roma, contestata dai tifosi, si guadagna i preliminari di E-League battendo all’Olimpico il Parma, mentre gli spettatori presenti si congedano, in un clima di commozione, da De Rossi e Ranieri non confermati“.

Non fanno testo le sconfitte di Juve e Napoli. Saldo sulla panchina napoletana Carlo Ancelotti, mentre all’orizzonte bianconero si profila la sagoma di Maurizio Sarri“.

“In testa alla mia personale classifica colloco due allenatori per la qualità del lavoro svolto: Gasperini su tutti e Gattuso. Tra i giovani emergenti Barella, Zaniolo e Kean“.

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