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mercoledì, Aprile 24, 2024

Inter – Empoli: scoppia il caso “2° pallone”. Anche Keità nella bufera

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Il finale di ieri sera tra Inter ed Empoli è decisamente incandescente, e sarà destinato ancora a far parlare.

Sono momenti di panico totale per la squadra nerazzurra che nel finale è stata letteralmente surclassata dall’Empoli: ogni azione offensiva, specie degli empolesi, può essere un gol.

In diverse occasioni la squadra toscana ha sfiorato la rete.Certamente l’Inter non ha brillato per sportività nei minuti finali.

Prima è protagonista Keità con un fallo sul portiere dell’Empoli su una ripartenza interista. Non solo un fallo, ma un gesto di rara antisportività.

Il portiere dell’Empoli era di rientro nella propria porta, dopo essersi recato nell’area avversaria per dare una mano ai compagni nel disperato tentativo di pareggiare la partita.

E poi ben oltre il novantesimo, su una delle tantissime azioni d’attacco della squadra toscana – come riferisce la Gazzetta dello Sport qualcuno dalla panchina interista, o da lì vicino, butta un altro pallone in campo, con l’intento di fermare l’azione.

Banti giustamente fa finta di niente, l’azione prosegue, il secondo pallone resta un po’ lì prima che uno dell’Empoli lo butti fuori.

La vicenda fa infuriare soprattutto il tecnico dell’Empoli Andreazzoli, che se la prende in campo col quarto uomo.

Sull’episodio, però, tornerà anche in conferenza stampa:

“Io non ho visto chi sia stato, ma mi dicono che sia Gagliardini”denuncia il tecnico.

Andreazzoli prosegue: “Lui è un Nazionale. Se questo è il comportamento che può tenere una grande squadra lo accetto, anche se in campo non l’ho fatto perché va contro tutto quello che insegno ai miei”, conclude il tecnico.

Gagliardini non ha perso tempo, e attraverso Instagram posta un messaggio negando tutte le accuse:

Mi dispiace aver sentito e letto le parole di mister Andreazzoli, al quale faccio i complimenti e un grosso in bocca al lupo per il futuro”, scrive il giocatore nerazzurro.

“L’accusa che mi ha rivolto è falsa. Non mi sarei mai permesso né come calciatore né come uomo”.

Nel rispetto dell’Inter, dell’Empoli e di una partita di calcio”.

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