Sala stampa Juve gremita. Appena il tecnico apre la porta, scatta l’applauso di tutta la squadra, che per l’occasione è schierata nelle prime file.
Davanti a tutti c’è Fabio Paratici, Ronaldo poco più indietro, Andrea Agnelli invece è seduto accanto a Massimiliano Allegri.
“Così mi fate emozionare – esordisce il tecnico -. Basta lacrime, ho già dato ieri”.
Allegri spiega: “Ringrazio il presidente, ringrazio i ragazzi, ci siamo tolti tante soddisfazioni”.
“Lascio una squadra vincente che ha le potenzialità per ripetersi e fare una grandissima Champions”.
“Quando ci siamo visti con la società abbiamo espresso i nostri pensieri sul futuro della Juventus”.
“Io ho dato il mio parere e la società ha deciso che l’allenatore non fossi più io”.
“Ma questo non cambia niente a livello di rapporti. È arrivato il momento di lasciarsi, ma nel migliore dei modi”.
E poi ancora: “Domani sera bisogna festeggiare due cose: la vittoria dello scudetto e l’addio di Barzagli. Lascia il professore dei difensori”.
“Io vivo questa situazione serenamente, nei rapporti professionali ci si può dividere, è una cosa fisiologica”.
“Non è vero che avevo chiesto anni di contratto e giocatori, a questo non ci eravamo neanche arrivati. Una sera sono stato a cena a casa del presidente, mi avevate seguito ma non mi avete trovato”
“Poi due giorni fa ci siamo visti con Nedved e Paratici. Alla fine Agnelli, da decisionista qual è, ha deciso che non potevo più rimanere. Il 5 e 5 è una cosa che si mangia a Livorno e per me va bene così”, ha concluso Allegri.
#Juventus: la conferenza stampa di #Allegri e #Agnelli termina con un caloroso abbraccio ⚪️⚫️ @GoalItalia pic.twitter.com/x43vxmVHnE
— Romeo Agresti (@romeoagresti) May 18, 2019
Termina con una standing ovation la conferenza stampa di Mister Massimiliano Allegri e del Presidente Andrea Agnelli.
E c’è chi giura tra i tifosi in rete: “Mai mi ricordo una celebrazione così per un allenatore in partenza. Complimenti al presidente” si legge su Twitter. E ancora “Complimenti per l’eccezionale gestione dell’addio di Massimiliano”.