Ora a tremare sono in tanti dopo l’addio di Massimiliano Allegri.
In pochi in giro per il mondo si sono rivelati come lui, eccellente gestore di spogliatoio.
La Gazzetta dello Sport ne traccia alcuni tratti e scrive “Sempre perfetto nel capire come prendere i giocatori, quando lasciarli respirare e quando pretendere di più da loro”.
Tutto questo – prosegue la Gazzetta – senza essersi mai troppo avvicinato, senza fare troppo l’ ”amico”.
E ancora scrive la Gazzetta, ciò nonostante, non mancano i giocatori che si sono sentiti particolarmente dispiaciuti dopo l’annuncio fatto da stamattina dal tecnico alla squadra.
Sami Khedira è forse il pretoriano numero uno di Allegri, un allenatore che ha sempre amato i centrocampisti abili negli inserimenti e in possesso di una superiore intelligenza calcistica come il tedesco.
Più sfumata la posizione di Mario Mandzukic, fedelissimo storico con cui qualcosa si era rotto negli ultimi mesi.
Un giocatore che ad Allegri deve gran parte della sua carriera è Mattia De Sciglio, che Allegri ha rivoluto con sé nell’estate di due anni fa dopo averlo allenato al Milan.
Blaise Matuidi è un altro centrocampista che con Allegri ha sempre giocato mantenendo un buon rapporto personale.
Tra i nuovi Emre Can, smaltiti gli iniziali carichi di lavoro a cui non era abituato, è entrato in grande sintonia con Max, che lo ha inventato difensore centrale nella notte della rimonta con l’Atletico, salvo poi frenare su un impiego stabile in difesa.
E ancora riporta la Gazzetta: Ronaldo ha sempre parlato bene di Allegri: i due si sono intesi fin da subito. CR7 ne ha apprezzato l’atteggiamento schietto e la capacità di saper prendere i giocatori.
In qualche occasione avrebbe preferito essere servito con più qualità, ma il suo giudizio complessivo resta positivo. “Domenica giochiamo per lui” avrebbe detto stamattina ai compagni dopo l’annuncio di Allegri”.
Diverso è il discorso relativo a Dybala, Cancelo, Douglas Costa.
E’ logico supporre che, chiunque sia il successore di Allegri, Cancelo e Dybala verranno tolti dal mercato e che le plusvalenze necessarie per il bilancio saranno effettuate cedendo altri elementi.
L’impressione è che la Juve sceglierà un tecnico in grado di esaltare la rosa a disposizione senza pretendere grossi stravolgimenti.