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giovedì, Marzo 28, 2024

De Laurentiis: «Ronaldo è il vero allenatore della Juve»

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Nel corso del forum organizzato dal corriere dello sport dal titolo ‘Il calcio che vogliamo’, arriva il commento del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla prima stagione di Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera:

“Cristiano Ronaldo è forte perché Ronaldo ha sostituito in questo campionato l’allenatore con la sua presenza, perché l’allenatore più di quello che ha fatto in questi anni cosa doveva fare?”

Il motivatore vero è Ronaldo, è lui l’uomo spogliatoio”. Quando l’ho visto giocare con la sua Nazionale io l’ho visto seduto in panchina che guidava e gridava più dell’allenatore per farli vincere” – ha proseguito il patron partenopeo.

“Se è un rimpianto per me? Io non me lo posso permettere: i miei genitori mi hanno sempre insegnato che uno deve fare il passo secondo la propria gamba. Io non devo dimostrare niente a nessuno perché nella mia vita ho sempre avuto successo, dall’età di 25 anni quando feci il mio primo film”, ha concluso De Laurentiis.

Il presidente del Napoli, commenta poi la proposta avanzata dal presidente della FIGC Gravina in merito ai Playoff e playout in Serie A.

Secondo me è una proposta inattuabile, quale pepe darebbe?”. È la risposta del patron del Napoli.

“Credo che noi dobbiamo fare una seria riflessione su una questione primaria, smetterla solamente di pensare allo stadio reale ma soprattutto pensare allo stadio virtualeha sottolineato il numero uno del club partenopeo – perché quando noi ci rivolgiamo allo stadio virtuale parliamo di 20-25 milioni di tifosi in Italia e 300-400 milioni nel mondo”.

“Invece quando parliamo di stadi parliamo di domeniche dove al massimo abbiamo decine di migliaia di presenze”.

Infine un pensiero su Insigne: “Se Insigne giocherà nel Napoli la prossima stagione? Insigne mi risulta che sia un giocatore del Napoli, è napoletano. Ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia, se poi questa grande responsabilità di essere anche napoletano gli ha giocato nel passato e gli potrebbe giocare nel futuro una idiosincrasia con quei tifosi, che dico che non sono tifosi, non posso certo obbligarlo a rimanere suo malgrado. Lui più volte, quattro anni fa o sei anni fa e anche recentemente prima di accordarci con Raiola, mi ha chiesto di andare via perché non si sentiva amato”

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