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giovedì, Aprile 18, 2024

De Laurentiis: “Alla Juve regalati 75 milioni per lo stadio, Agnelli ha potere”

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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato nel corso del forum ‘Il calcio che vogliamo’, presso la redazione del Corriere dello Sport.

Le sue durissime parole nei confronti della Juventus:

“La Juventus non bisogna dimenticare mai che ha avuto 75 milioni gratuitamente da SportFive per aver fatto scadere il quinquennio, che non è mai stato discusso. Quindi lo Juventus Stadium è costato solo 50 milioni e la famiglia Agnelli ha un potere particolare su Torino, quindi ha avuto la possibilità di fare e non ridurre investimenti. Nonostante questo, hanno chiesto oltre 100 milioni con un interesse elargito solo al 3%. Questo la dice lunga e non bisogna dimenticare che il Napoli, che gioca al San Paolo, ha ottenuto dei soldi per i lavori allo stadio in occasione delle Universiadi. Vedremo per l’occasione uno stadio rivoltato e nella struttura voglio investire ancora, grazie al rinnovo di una Convenzione che sta per arrivare.

“Stiamo producendo un calcio noioso, pieno di tattica, completamente diverso da quello inglese. La Juventus ha 13 punti in più del Napoli, che ne ha 10 in più dell’Inter ecc. Allora vuol dire che qualcosa non funziona o non funziona il permettere a qualcuno di spendere di più di quanti fatturi. Il Napoli non ha un euro di debiti con le banche. Come si fa a far ripartire il campionato con gente che continua a indebitarsi e con i media che incitano a spendere di più con noi da divi, altrimenti un buon giocatore col nome piccolo non interessa?”.

“Dove va il calcio del prossimo ventennio? Lo sapete che i ragazzini di 10-20 anni stanno sulle loro piattaforme a giocare agli sparatutto: ho messo mio nipote nella migliore scuola calcio romana, eppure quando gioca il Napoli resiste solo dieci minuti e poi gioca a Fortnite. Il nostro spettacolo non è più per giovanissimi, ma per vecchi. Poniamoci il problema: come proporlo?”.

“Dobbiamo essere dipendenti da FIFA e UEFA o solo dal mondo dell’impresa del calcio che dovrebbe autogestirsi a livello nazionale ed europeo? Arriverà sempre qualcuno di vecchio, istituzionalizzato, che poi ci creerà regole che non andranno bene”.

Tifo sano nelle curve? No! Non possono nemmeno sedersi dove hanno il loro posto, ci sono 3-400 persone che scrivono contro. Mi scrissero contro perché presi Sarri, fu una intuizione da parte di chi digeriva calcio meno di altri. Adesso ne parlano tutti, ma quando l’ho preso mi hanno scritto i manifesti contro”.

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