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sabato, Aprile 20, 2024

Roma: diventa virale il post del tifoso laziale pazzo di De Rossi

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Certi giocatori si sa, hanno il potere di spaccare le barriere del tifo e di essere apprezzati aldilà dei colori per cui si è appassionati.

Uno di questi è Daniele De Rossi, sicuramente amato a Roma dove è capitano e bandiera, ma anche nel resto d’Italia, da Campione del Mondo quale è, con il rigore realizzato alla Francia nella finale del 2006.

Il valore di De Rossi è riconosciuto da tutti, ed è riconosciuto talvolta anche dai tifosi laziali, acerrimi nemici sul campo di gioco.

Uno in particolare, ci ha tenuto a raccontarlo con un lungo post su Instagram:

“Chi mi conosce sa quanto io sia laziale e sa che la mia famiglia è equamente divisa: io e mio figlio grandi laziali mia moglie e mia figlia grandi romaniste”.

“Scrivo questo post perché ho una piccola storia che credo valga la pena raccontare. Io, mia moglie e mia figlia sabato 4 maggio eravamo in giro in centro a Roma.”

“Sbirciando tra le vetrine dei negozi, mia moglie intravede un tizio intento a vedere dei vestiti all’ interno di una boutique: “Cavolo, ma quello è Daniele De Rossi”.

“La mia piccola va in visibilio, ma la sua timidezza la blocca, mi faccio coraggio ed entro nel negozio, ma vengo cacciato in malo modo dal commesso.”

“Non mi scoraggio, faccio passare ancora qualche minuto e provo di nuovo a rientrare, il cafone del negozio prova a rimettermi alla porta mettendomi anche le mani addosso, ma alla fine è stato proprio il capitano della Roma a chiamarmi e permettere a mia figlia di conservare questa bella foto e un grande ricordo nel suo cuore.”

Mia figlia ha toccato il cielo con un dito e il campione del Mondo si è quasi scusato con me perché era poco presentabile, facendo imbarazzare anche il commesso cafone che ha provato due volte a cacciarci via.”

Perciò onore a te Daniele De Rossi, signore vero e degno successore dell’ultimo grande capitano dei miei più acerrimi rivali sportivi, il grande Agostino Di Bartolomei, con il quale condividi anche il ruolo in campo. Grazie, anche a nome di mia figlia”.

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