Non ha raggiunto l’obiettivo Champions League, almeno per quest’anno, ma Cristiano Ronaldo ha mostrato di essere un vincente e prosegue così la sua corsa, sbriciolando record.
Il campione portoghese, in un’intervista concessa ad ‘ICON’, rivista del quotidiano El Pais, ha parlato della sua esperienza alla Juventus.
La Vecchia Signora per poterlo far arrivare a Torino la scorsa estate, ha sborsato la cifra da capogiro di 100 milioni di euro, comprensibile quindi la pressione e le aspettative del club e dei tifosi.
CR7 ha raccontato:
“La prima cosa che faccio quando arrivo in una nuova squadra è essere me stesso, non essere di più. La mia etica del lavoro è sempre uguale. Se un imprenditore arriva e inizia a sconvolgere tutto, la gente non lo vedrà come un leader. Dirà: ‘Questo è il mio capo ma non mi tratta bene'”.
“Devi essere umile, sapere di non conoscere tutto. Se sei intelligente, ottieni piccole cose che ti rendono migliore come atleta. Alla Juventus mi sono adattato perfettamente, hanno visto che non sono venditore di fumo“.
Una carriera costruita grazie al sacrificio e al lavoro, come conferma CR7:
“Sono Cristiano perché mi prendo cura di me stesso. Una cosa è parlare e un’altra è fare, così ho vinto cinque Palloni d’Oro e cinque Champions League“.
“È vero, ho sentito la pressione sin dalla tenera età. Quando arrivai a Madrid ero il giocatore più costoso della storia. A Manchester, dopo aver vinto il mio primo Pallone d’Oro all’età di 23 anni, la gente stava già pensando: ‘Guarda, questo deve essere al top‘. Negli ultimi 10-12 anni ho sempre avuto questa pressione in più”.
Sulle differenze tra gli spogliatoi dei grandi club in cui ha giocato, Ronaldo risponde:
“In tutti gli spogliatoi si parla di calcio, niente di più e niente di meno. Così come si parla di cose normali“.
Infine una domanda su un suo eventuale prossimo futuro come allenatore:
“Perché no, non lo escludo”.
Ma per il momento continua la sua corsa e continua a segnare. Proprio qualche giorno fa ha raggiunto quota 600 reti segnate in carriera e ora l’attenzione è concentrata sul prossimo obiettivo: la corsa per il titolo di capocannoniere della Serie A.