Inter-Juventus, è una gara mai scontata tra due storiche rivali, che è sempre in grado di regalare spettacolo.
La sfida ha una particolare importanza soprattutto per l’Inter, in cerca di punti importanti per la sua qualificazione in Champions League, ma la Juventus, ormai Campione d’Italia, vorrà comunque mettere in campo le sue prestazioni migliori.
Derby d’Italia molto atteso, anche per via del fatto che Marotta, per la prima volta dal suo arrivo all’Inter, si ritroverà ad incrociare i suoi ex colleghi della Juventus.
Beppe Marotta, infatti, è arrivato nella squadra nerazzurra lo scorso dicembre, dopo aver annunciato il suo addio in casa Juventus ad ottobre.
Marotta con la Juventus ha vissuto anni di grandi soddisfazioni, come i 7 scudetti conquistati fino alla sua partenza.
Tuttosport, proprio a proposito di Marotta, ha pubblicato oggi una curiosità sul dirigente e cioè che Marotta, lo scorso anno, avrebbe rifiutato di passare al Milan.
Un gesto di grande fedeltà da parte dell’allora dirigente juventino, che non gli ha comunque garantito la sua permanenza in bianconero.
In molti hanno sospettato dei contrasti tra Marotta e Agnelli, ma sembrerebbe che tra i due invece sia rimasto un rapporto di stima.
Oltre che in campo, la vera sfida di domani sarà tra dirigenti: Marotta e Paratici, due elementi di pari livello che affileranno le loro armi in previsione dell’apertura del mercato estivo, nel quale tenteranno di sfilarsi big importanti per impreziosire la loro rosa.
Un tempo erano una cosa sola. Marotta-Paratici è stata per anni la coppia del mercato, prima della Sampdoria e poi della Juventus.
La mente e il braccio delle strategie della Juventus che oggi domina il calcio italiano.
La scintilla che ha fatto scoppiare tutto è stato lui: Cristiano Ronaldo. Proposto da Jorge Mendes proprio a Paratici, l’attuale CEO Sport bianconero ci ha lavorato per settimane prima di portare la proposta ad Agnelli. E quando poi il presidente ha approvato “l’operazione CR7”, il ruolo di Paratici è diventato improvvisamente centrale.
Ma attenzione, questo derby lo ha già vinto Paratici perchè come riporta Calciomercato.com, “Marotta ha evidenziato un’ evidente difficoltà nelle cessioni, effettuate quasi sempre a vantaggio dell’acquirente o del giocatore in uscita. Emblematica quella di Tevez, venduto al Boca Juniors per una manciata di milioni (6.5 mln) e la prelazione su un trittico di giovani talenti, dei quali il solo Bentancur si rivelò all’altezza, ma nel momento in cui la Juventus decidesse di cederlo dovrà versare al club argentino ben il 50% della somma incassata”.
“Per non parlare di Llorente, lasciato partire a zero, nonostante avesse ancora mercato (ora è al Tottenham, in semifinale di Champions grazie anche ad un suo gol). Andando ancora più indietro nel tempo, qualcuno gli ricorda pure il “malaca” Martinez di cui riuscì a liberarsene solo a fine contratto.
Domani non solo derby d’Italia in campo, quindi, ma anche tra dirigenti.